“Il Napoli ha ottenuto più di quanto meritasse…”, il giudizio è di Walter Mazzarri dopo la prova non esaltante a Parma. Non hanno giocato bene gli azzurri, hanno fatto certamente meglio i calciatori del Parma, ma il calcio è strano: ha vinto il Napoli. Per un po’ di fortuna, per la bravura di Cavani e Lavezzi, per gli errori commessi dalla terna arbitrale. Mazzarri ha avuto la grande onestà di ammetterlo. Ed è una virtù che nel calcio non viene registrata tutti i giorni, anzi. Ha detto che il Parma avrebbe meritato di più, che non gli sono piaciuti molti dei suoi calciatori, ma ha anche ricordato che in tante altre partite del campionato al Napoli erano stati sottratti punti a causa di sviste o decisioni degli arbitri. Tra le tante quella nell’incontro di andata con il Parma al San Paolo. Quel giorno fu Mazzoleni a “randellare” il Napoli.
Mazzarri è stato sincero, onesto. Quanti altri allenatori lo sarebbero stati? Ricordo che Conte non ha sottolineato la… fortuna della Juventus quando non le furono fischiati contro due rigori per falli di mano di Pirlo in area di rigore (Juve-Cagliari), né lo stesso allenatore si è dilungato più di tanto sul gol in fuorigioco di De Ceglie che ha consentito alla Juventus di pareggiare contro il Chievo. E pensare che lo stesso Conte, dopo Milan-Juventus, aveva urlato di tutto contro il Milan e gli arbitri chiedendo più equità nei giudizi. Come mai Conte non ha fatto un riferimento al gol in fuorigioco di De Ceglie? Forse perché i giornalisti nella conferenza postgara, durata 10 minuti e 58 secondi, non gliene hanno parlato?