A Sky, verso la fine della telecronaca delle partite il giornalista chiede al commentatore di indicare “l’uomo-partita Sky”. Se fosse toccato a me designarlo dopo Milan-Napoli avrei risposto: Rocchi. E’ stato lui ad agevolare, come in tantissimi avevamo temuto un Milan nettamente più forte tra l’altro in una serata nella quale il Napoli non ha giocato da Napoli.
Prima di affrontare il problema-arbitrale, è bene precisare che il Milan ha confermato di essere più competitivo, più… tutto e il Napoli ha manifestato chiari limiti per far pensare alla conquista dello scudetto. Difetta per maturità, personalità, esperienza.
Il Milan. Come nelle previsioni della vigilia del torneo, la squadra di Allegri ha un organico superiore, ha un’esperienza superiore, ha tantissimi calciatori che possono fare la differenza in ogni momento delle gare. E non solo il Milan è più forte del Napoli come organico, ma anche l’Inter, la Roma, la Juventus, il Palermo. E qualcuno, a settembre scorso, pensava anche l’Udinese, la Fiorentina e il Genoa. Ma questi qualcuno, ora, ad arte, per convenienza lo dimenticano.
Il Napoli. In una stagione ottima, direi sinora eccezionale, ogni tanto incappa in una giornata storta, dove la squadra non… scende in campo. E non lo fa solo in alcune individualità, ma spesso come già era successo contro il Chievo, lo fa con tutta la squadra. Al punto tale da badare solo o quasi a contenere il Milan, a non calciare in porta neanche una sola volta! Ieri sera, a mio avviso, si è salvato soltanto De Sanctis. Poi, c’è stato chi ha giocato un po’ meglio degli altri (Cannavaro e Aronica nel primo tempo) e chi peggio degli altri (Gargano continua a sbagliare passaggi anche i più elementari, a dare il pallone agli avversari anche su calci da fermo; Mascara è ancora un corpo avulso e ora si capisce meglio perché a Catania non era titolare). Il Napoli, però, sta disputando una stagione formidabile, il Napoli è in crescita e la sua classifica deve soltanto far gioire. Non dimentichiamo tra l’altro che gli azzurri venivano dalla dispendiosa trasferta in Spagna e che erano privi di Lavezzi. Due big-match, due delusioni a dimostrazione di quanto il Napoli debba crescere. Il progetto, però, va avanti. Ogni anno il rendimento è migliore del precedente e già si stanno gettando le basi per la prossima stagione sperando che si possa giocare in Champions. Tre acquisti sono già stati definiti e si sta guardando in casa d’altri per rendere ancora più competitiva la formazione di Mazzarri, un tecnico bravissimo che è riuscito in poco più di un anno a sistemare il Napoli tra le grandi d’Italia e a competere degnamente in Europa. Due-tre serate opache capitano a tutti soprattutto in una fase di crescita.
Fatte queste debite premesse in quanto qualcuno poteva pensare che voglio concedere alibi, eccomi a parlare del problema arbitrale. Nonostante le vistose pecche del Napoli, il primo tempo a San Siro si era concluso 0-0. Milan più spavaldo, ma il Napoli sembrava nella sua serata-no di tenere abbastanza bene a freno i rossoneri. Visto che il Milan non riusciva a segnare ecco l’aiutino arbitrale come era già altre volte capitato alla squadra del tecnico di Livorno. Chi non ricorda il gol in fuorigioco di Pato in Milan-Udinese e quanto accadde con Rizzoli al San Paolo in Napoli-Milan? Il Milan già è fortissimo, ma se viene aiutato visibilmente dagli arbitri la lotta già impari, diventa impossibile. E Rocchi e i suoi assistenti a San Siro ne hanno combinate di cotte e di crude. Ecco tutti i loro errori.
Primo tempo: 4’ e 8’ Rocchi accetta per due volte il fare arrogante di Gattuso. La seconda volta, le parole non ci sembrano improntate al rispetto che si dovrebbe avere nei confronti di un arbitro.
15’ viene fischiato a Cavani una posizione di fuorigioco inesistente e Cavani era in ottima posizione per almeno impensierire Abbiati.
20’ non c’è fuorigioco di Mascara. E il telecronista Sky lo sottolinea con parole molto chiare.
45’ Pato già ammonito per aver strattonato Aronica, finisce con la scarpetta sulla coscia di Cannavaro a terra. Sarebbe il secondo giallo e quindi espulsione. Rocchi non vede. L’espulsione di Pato avrebbe lasciato il Milan in dieci e Pato, decisivo nella ripresa, non ci sarebbe stato.
Secondo tempo: 3’ c’è fallo in area di Ibrahimovic su Cannavaro, ma Rocchi e il segnalinee non vedono e l’azione continua. Il pallone, toccato di testa da Pato finisce sul braccio di Aronica che a mio avviso tenta solo di ostacolare l’intervento di Pato. Non c’è volontarietà, Aronica guarda da tutt’altra parte. Quindi, ammonizione di Aronica e rigore inesistenti. Pato chiede il calcio d’angolo, ma Rocchi dà la sensazione di non aspettare altro che un’azione dubbia per decretare il rigore. E lo concede. A fine gara sinanche Allegri ammette che c’è almeno il dubbio e ex-arbitri del valore di Cesari e di Iannone sentenziano: “Non c’era il rigore”. E così Rocchi diventa il… migliore del Milan, l’uomo-partita in quanto spiana la strada ai rossoneri e costringe il già modesto Napoli ad aprirsi e a subire la goleada.
16’ non c’è il fuorigioco di Dossena. E sono tre! Bergomi a Sky così commenta: “Un po’ disattenti i segnalinee”.
33’ Boateng, già ammonito, allontana il pallone a gioco fermo. Rocchi vede, dovrebbe mostrargli il secondo giallo, ma non lo fa.
Voti di tre quotidiani a Rocchi. Significativo il 6 della Gazzetta dello Sport (che nel giudizio però fa notare gli errori: si dà la sufficienza anche a chi sbaglia vistosamente e a senso unico, incidendo sul risultato?), 4,5 de Il Mattino e del Corriere dello Sport.
Conclusione. In una serata decisamente no del Napoli, il Milan, nettamente più forte, è stato aiutato a sbloccare il risultato. E questo aspetto la dice lunga su chi dovrà vincere il campionato: Milan o Inter, entrambe agevolate nelle ultime giornate del torneo, entrambe mortificate quando si sono misurate in campo europeo. Il Napoli comunque non deve demordere, non deve abbattersi, deve continuare a credere in quanto sta mirabilmente facendo. Deve difendere il terzo posto da avversari al momento più alla portata e che al momento nonostante qualche protezione non sembrano neanche saperne approfittare. La speranza è che da qui alla fine gli arbitraggi non minino più il cammino del Napoli: sinora, due a favore e ben dieci contro. Condivido anche le virgole del fondo di Sergio Rizzo sul Corriere dello Sport: “… Adesso c’è la sgradevole sensazione che il Napoli lassù dia un po’ troppo fastidio. Il Milan e l’Inter sono già forti, a gennaio hanno fatto investimenti pesantissimi, possono permettersi di tenere Cassano e campioni simili in panchina. Che bisogno hanno di una spinta in più?”. Carissimo Sergio, alla luce dei fatti, evidentemente hanno bisogno di gol in fuorigioco (Inter con Ranocchia), di gol realizzati con la mano (Milan con Robinho), di rigori inesistenti (Milan contro il Napoli) per lottare per lo scudetto. Ed è questo l’aspetto più triste e nauseante. Se il Napoli dovesse arrivare terzo avrebbe vinto il campionato in quanto Milan e Inter disputano un torneo con altre regole. E per il Napoli sarebbe un risultato straordinario ricordando il potenziale sul quale Mazzarri ha potuto contare, sulla forza degli avversari e sugli interventi esterni che hanno aiutato e continuano ad aiutare le due milanesi.