/ Mazzarri: “Gioca Cavani. Debutta Uvini. Pandev? In panchina”. Dossena: “Mi sento importante”

Mazzarri: “Gioca Cavani. Debutta Uvini. Pandev? In panchina”. Dossena: “Mi sento importante”

 

Walter Mazzarri parla alla vigilia della sfida con il Psv: “Abbiamo fatto delle scelte in Europa proprio per evitare di perdere punti in campionato. Ne abbiamo 12 in più anche per questo motivo. Senza considerare che abbiamo maggiore esperienza europea”. La partita ha comunque un valore: “Cercheremo di fare una bella figura. Cavani ci sarà, mi ha chiesto di giocare e lo accontenterò anche perché si sa gestire. Gli farà bene giocare. Ho buone sensazioni. Noto che i ragazzi affrontano le partite con un’altra tranquillità e un’altra sicurezza rispetto al passato. Per assurdo, c’è il rischio di rilassarsi dopo il vantaggio. La crescita è costante e lo dicono i numeri che confermano quello che stiamo facendo. La formazione: Rosati; Uvini, Fernandez, Campagnaro, Maggio, Dzemaili, Donadel, Dossena; El Kaddouri, Vargas, Cavani. Sono sempre più convinto che i particolari sono fondamentali, non esistono le squadre materasso e bisogna stare attenti al dettaglio. Nessuno regala niente. Inler ha avuto bisogno di un periodo lungo di ambientamento. Hamsik è un campione e sta maturando, è ancora molto giovane. La crescita è importante. Sono contento di tutti, queste partite mi sono servire per le scelte in campionato. Behrami fu titolare con l’Aik Solna poi lo è diventato in campionato. In Europe League non giocheranno sempre le seconde scelte. Dossena ha giocato meno nell’ultimo periodo per la crescita di Zuniga che sta diventando uno dei migliori esterni europei. Tra loro due c’è una bella concorrenza. Ma se il colombiano sbaglia una partita o due, posso contare su Dossena che è stato titolare nell’anno della Champions. Pandev? Stava bene ieri, vorrei utilizzarlo. Verrà in panchina e sarà pronto ad entrare per un po’ di minutaggio. L’Inter? Ha gente come Cambiasso, Milito, Zanetti che ha esperienza e ha vinto tutto, quindi non sarà facile. Tocca pure ad Andrea Dossena: “Abbiamo cominciato un lavoro a luglio. Dopo il pari con il Milan, sembrava una tragedia, ora abbiamo il vento in poppa per le vittoria. Personalmente noi badiamo al sodo e lavoriamo per raggiungere come ha detto il presidente il massimo. Siamo una squadra forte e quel lavoro dovrà finire a maggio. Tra marzo ed aprile capiremo dove riusciremo ad arrivare. La qualificazione è stato un obiettivo importante, noi ci teniamo e domani non vogliamo perdere anche per riscattare il 3-0 dell’andata che non abbiamo gradito. Noi andiamo in campo per vincere sempre. Adesso siamo già ai sedicesimi, quindi Mazzarri è nella situazione migliore per lavorare in vista della gara con l’Inter. Giocare ogni tre giorni è diverso, sembra quasi un altro sport. Lui ha fatto bene a gestire la situazione in Europa così. Sappiamo bene cosa stiamo facendo. Mi sento sempre importante in questo gruppo, se non mi sentissi così, chiederei di andar via. Non giocare sempre fa male, questa cattiveria mi fa sentire importante e voglioso di essere protagonista. Mi sento come il Cavani della situazione, poi chiaramente Mazzarri deve fare delle scelte e io mi adeguo. Il sorteggio ai sedicesimi? Il cammino dipende molto dall’avversario. La differenza tra una big e un’altra è sottile, ci sono tante incognite. Secondo me possiamo dire la nostra anche in questa competizione anche se il gap tra noi e il top dell’estero comincia a farsi sentire. Noi siamo il top per l’Italia”.

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