/ Mazzarri: "Non facciamo proclami. Con il Parma verifica importante"

Mazzarri: "Non facciamo proclami. Con il Parma verifica importante"


 
Walter Mazzarri parla alla vigilia della sfida con il Parma: “Non voglio parlare di formazione. Abbiamo cercato di lavorare bene durante la sosta, ho visto i giocatori rientrare alla spicciolata, ho avuto pochi giorni per valutare tutti che sono tornati dalle nazionali. Le variabili sono tante. Pandev? Sia lui che Insigne sono tornati a metà settimana, il macedone ha disputato due partite e gli ha fatto bene. Sapete cosa penso di lui e ci sono delle gerarchie stabilite dal campo. Cerco di fare le scelte giuste in base a quello che ci ha fatto vedere in campo. Pandev è importante, un attaccante abituato a certi livelli. Gestisce bene la pressione e in questo momento ha la priorità di Insigne che sta facendo molto bene e ha disputato solo un tempo con la nazionale italiana. Il livello dei due giocatori è un po’ diverso”. Mazzarri festeggia le 300 partite, l’obiettivo è la terza vittoria consecutiva ad inizio anno. “Il paragone con il Chievo della stagione scorsa non regge, venivamo da una partita di Champions League. Se siamo al top, abbiamo fatto bene con tutti. Il Parma per tradizione è un avversario ostico. Ci ha sempre dato una svolta in negativo: il primo anno perdemmo in casa e gettammo via la qualificazione in Champions, l’anno scorso abbiamo perso una sfida particolare, quasi stregata. I gialloblù sono forti e ben attrezzati. Non sappiamo ancora quale peso avranno in questo campionato, sono incognite ben presenti. Non vorrei rischiare di partire domani con lo stesso avvio di partita fatto con la Fiorentina, c’è un po’ di apprensione. Loro, tra l’altro, potuto preparare la partita nel migliore dei modi. Chi viene al San Paolo, tra l’altro, è sempre carico e può contare su due risultati su tre, sono anche spensierati. Ho avvertito tutti i miei giocatori. Il Napoli è un grande traguardo, chi c’è stato per tanto tempo, lo sa. Non sono mai stato esonerato, è un motivo d’orgoglio. Non vorrei ‘tirarmela’, ho sempre pensato che potesse succedere in qualunque momento. Chi è stato qui, è consapevole che questa piazza vive il calcio 24 ore su 24 per tutta la settimana. Da altre parti non succede e sei forgiato per qualsiasi evenienza. Insigne-Pandev-Cavani e Hamsik? E’ un giochino che non mi spaventa, sono abituato. Ho il compito e il dovere di tenere equilibrio. Farò sempre l’interesse della squadra, se mi accorgerò che diventa un vantaggio, lo farò. Sto pensando a qualcosa per mettere in difficoltà l’avversario, vedremo se saremo capaci. Lo scudetto? Perché dite che noi siamo favoriti? Nel calcio ci sono dei parametri riscontrabili che rappresentano una base di partenza. Mi fanno piacere le parole di Buffon che ha spiegato il motivo. La Roma era forte pure l’anno scorso, ha grandi giocatori come Totti e De Rossi, poi ha preso Balzaretti che era ambito da tante società. La Lazio è forte, Inter e Milan hanno venduto, ma l’abbiamo fatto anche noi. La Juve è favorita, poi ci sono un gruppo con Lazio, Roma, Napoli, Inter e Milan che se la giocano. Se facciamo tutto alla perfezione, possiamo competere con queste squadre qui. Ma se non arriviamo secondi, non è un fallimento. Questo è un gioco sbagliato. Sia chiaro che io vorrei arrivare primo con dieci punti sulla seconda, ma ci sono anche le altre. Ora pensiamo solo al Parma, vivo soltanto di verifiche. La Juve parlava con prudenza eppure avevano preso Vucinic, Vidal, Barzagli, Lichtsteiner, tutti top player. Ci aggiorniamo partita dopo partita, la sfida con il Parma è una verifica importante. Nella vita servono i fatti, le parole contano poco. A mio figlio dico sempre che deve cercare di essere e non di apparire. Io ho fatto sempre così e continuerò. Spero che questo gruppo possa crescere ancora dando soddisfazioni incredibili. Cominciamo a superare il Parma. Hamsik? Ho saputo ieri sera della punizione della federazione slovacca, comunque non ci parlerò. Metto la mano sul fuoco sulla sua professionalità, probabilmente c’è stato un equivoco, è andato a bere qualcosa dopo dieci giorni di ritiro. Per quanto mi riguarda, non c’è problema, è arrivato qui in perfetto orario e sta bene. Per me è come un figlio. Britos? Ho perso l’uruguaiano per infortunio, era il più in forma del reparto difensivo. L’unico cambio vero nella formazione titolare era stato lui. Dopo averlo riportato in forma, era tornato al suo livello. Stava bene e adesso non ci sarà. Mi dispiace tanto. Spero che recuperi il prima possibile: farà un’altra ecografia lunedì per valutare i tempi. Mi preoccupo soprattutto di come interpreteremo la partita. Se non stiamo attenti, possiamo rischiare. I gufi? Il nostro mondo è parziale, gli unici che devono essere di parte sono gli arbitri, ma gli altri possono nuocere una piazza come la nostra con certe dichiarazioni. Io e Bigon siamo esperti. Non dobbiamo distrarre i nostri dalle partite. In questo campionato regna l’equilibrio, sono i particolari a fare la differenza. Dossena-Zuniga? E’ un ballottaggio vero, Dossena si è allenato bene, ma il colombiano sta benissimo. Va già a 200 all’ora. Oggi scioglierò gli ultimi dubbi. Dzemaili? E’ possibile che giochi dall’inizio, scelgo sempre chi è in forma. Sono in tre per due maglie e si alterneranno in base alla partita”.

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