Aiutare il Milan e l’Inter, certamente tra le più forti, quando sono in difficoltà e minare il cammino del Napoli, nettamente più debole, quando si… permette di insinuarsi tra le due. A giudicare da quanto è avvenuto nelle ultime giornate del campionato, sembra essere questo l’orientamento di chi decide. In campo e fuori. Basterà ricordare i moniti giunti al Napoli prima del big-match con il Milan al Meazza, basterà ricordare quanto gli è capitato in campo contro i rossoneri (arbitraggio di Rocchi), basterà ricordare quanto gli è successo ieri con Mazzoleni (due rigori negati e altre decisioni se non altro discutibili). Si potrebbe obiettare: è una storia vecchia di quaranta e passa anni quella della sudditanza psicologica. Già ai tempi di Sivori e Altafini nel Napoli e successivamente anche ai tempi di Maradona in azzurro. E’ verissimo, ma ci eravamo illusi che qualcosa fosse cambiato dopo Calciopoli. Invece, niente. Forse sono riusciti a peggiorare certe situazioni.
Un esempio su tutti. Dopo Palermo-Juventus Marotta e Del Neri protestarono (per usare un eufemismo!) contro la direzione di Morganti. Il giorno dopo, tutti riportarono gli interventi di Abete e di Nicchi a difesa della Juventus, ammettendo che Morganti aveva sbagliato. E il povero Morgantì finì sulla graticola.
Per quanto è accaduto a Milano e ieri al San Paolo, ovvero per molto meno, Mazzarri prima è stato allontanato dal campo da Mazzoleni e poi è stato redarguito, bacchettato da Nicchi in televisione, in diretta-Rai. “Sentir parlare Mazzarri in modo più pacato è motivo di grande soddisfazione, ma io credo che in panchina tu debba tenere degli atteggiamenti più consoni alla tua area tecnica – ha affermato Nicchi -. Noi abbiamo il dovere di ascoltare e di migliorare, credo che si debba instaurare un rapporto di estrema fiducia, se poi alla fine della partita eviterai di parlare di arbitri sarebbe meglio perchè non serve a nessuno”.
Non è almeno strano? Non si legge nelle parole di Nicchi se non altro un avvertimento di chiaro stampo rivolto a Mazzarri? Perché non disse le stesse parole a Marotta e a Del Neri? Cosa ha voluto dirgli, di subire, di stare buono e in silenzio? Agroppi, la scorsa settimana, disse: “Lo scudetto al Napoli non glielo faranno mai vincere”. Così dopo Rocchi, è arrivato l’internazionale Mazzoleni per Napoli-Brescia… E sono preoccupato per la designazione per Parma-Napoli.
E’ vero, il Napoli non sta giocando come ha fatto altre volte, alcuni suoi calciatori sono poco lucidi. Ci può stare per organico e come essere umani. Capita anche alle squadre più blasonate e ricche di fuoriclasse, capita al Napoli che non è stato costruito per lottare per lo scudetto o per le primissime posizioni-Champions. Dunque, è logico che possa qualche problema. Non è logico e non è giusto che mentre Inter e Milan vengono aiutate nei loro momenti-no (e sono due formazioni fortissime), il Napoli debba sentirsi dire che è in un momento-no per aver perso 3-0 a Milano e aver pareggiato 0-0 con il Brescia. Il momento-no, però, è stato nettamente determinato dalle decisioni arbitrali. Gli arbitri (sono sinora 12 quelli che hanno ostacolato il cammino del Napoli) esaltano i limiti del Napoli. A Mazzoleni il Corriere dello Sport, Il Mattino e La Gazzetta dello Sport hanno dato voti tra il 4 e il 5. Io gli assegno 9. E’ stato bravissimo: ha fatto quanto voleva fare! Come Rocchi a Milano.
Un pensierino a Galliani che dopo Cesena-Milan di inizio campionato si scagliò contro Braschi e il sistema arbitrale. “Tra il Napoli e il Milan c’è la differenza dei due scontri diretti da noi vinti”, aveva detto il dirigente rossonero prima di Napoli-Brescia. E’ vero. Ha appena, appena dimenticato di ricordare che quei due scontri il Milan li ha vinti grazie a Rizzoli al San Paolo e a Rocchi a San Siro.
Non a caso, Paolo Cannavaro dopo aver parlato di “chiara sudditanza psicologica degli arbitri” (c’è stato chi ha preferito bucare il titolo per evitare di dare risalto allo sfogo del capitano), ieri ha rincarato la dose. “Ci sono figli e figliastri”, ha detto Cannavaro. Se Totti o Gattuso mandano a quel paese gli arbitri, questi diventano sordi e fanno i conigli, se a fiatare è Mazzarri, va fuori. Che nausea! Cosa fare? Evitare di leggere ed ascoltare chi fa terrorismo mediatico sapendo di aver la scelta di poter disdire eventuali abbonamenti sottoscritti.