Ho letto e ho ascoltato qualcuno meravigliarsi in quanto Bigon ha dichiarato: “Alcuni calciatori hanno rifiutato di trasferirsi a Napoli per la tanta immondizia che c’è nelle strade della città”. Io mi meraviglio che qualcuno si meravigli o si scandalizzi per questa frase o che possa malignamente pensare che si tratti di una banale scusa del diesse. I fatti dimostreranno che, comunque, il Napoli-società rinforzerà il Napoli-squadra. E Bigon ha solo detto la verità.
Logica, invece, una serie di interrogativi: possibile che la malignità insita in alcuni faccia loro trascurare, ignorare un aspetto fondamentale? Quale? In Italia, in Europa, nel mondo possono starci persone, anche calciatori, che non vogliono vivere in una città sommersa dai rifiuti, dove la monnezza aumenta di giorno in giorno, dove diventa un problema anche respirare, dove ogni giorno lievita anche il rischio-infezione, dove dobbiamo ringraziare Dio perché sta piovendo tutti i giorni… E non sto a ricordare le decine di altri problemi che attanagliano la nostra città, rimasta unica, splendida solo per un fatto naturale.
Esistono persone nel mondo che non vogliono accettare quanto stiamo accettando noi da anni: il progressivo degrado. C’è chi a Napoli non si indigna per le vergogne che subisce, c’è chi non reagisce a quanto quotidianamente gli capita e si scandalizza perché altri non accettano di vivere in un tale schifo.
Tonnellate di immondizia un po’ ovunque (e nessuno parli più di emergenza in quanto è divenuto un male endemico e non si vede una via seria di uscita), buche pericolossime sulle strade (serio il rischio che qualcuno possa morire per cadute dalle moto o per sassi che possono diventare micidiali proiettili) e c’è chi si meraviglia che ci sia chi si rifiuta di vivere in tale degrado. Evidentemente questi qualcuno si sono abituati o si sono rassegnati a vivere come topi nelle fogne…