Domani, avrà inizio il campionato 2012-2013. Partirà macchiato da due episodi che hanno visto protagonista la Juventus. Prima, in Supercoppa a Pechino contro il Napoli, poi, in occasione di Calciopoli con Conte e il club.
Decisamente un peggiore inizio di stagione non potevamo aspettarcelo. Non discuto le decisioni della Giustizia sportiva che hanno punito Conte con dieci mesi di sospensione. Resto se non altro perplesso quando, dopo le sentenze, Conte e i dirigenti della società hanno avuto una reazione isterica e un delirio di onnipotenza figli di un club che è tornato ad essere pre-potente e soprattutto molto arrogante. E alcuni episodi forniscono l’esatta dimostrazione di quanto sostengo: 30 e non 28 scudetti conquistati, Agnelli che attacca tutto e tutti, Conte che dopo la condanna spara a zero su chi l’ha condannato: “Procura e Carobbio pappa e ciccia”. Al centro di queste esternazioni, quanto è accaduto a Pechino con Carrera che ha criticato il Napoli “reo” di non aver partecipato alla premiazione per la Supercoppa.
Al di là del caso-Conte, voglio soffermarmi proprio su quanto è avvenuto in Cina. Alcuni hanno sostenuto che il Napoli ha mancato di rispetto alla Juve, agli arbitri, ai tifosi che erano sugli spalti e a quanti seguivano la gara in televisione ritirandosi nello spogliatoio e non partecipando alla cerimonia della consegna della Supercoppa e delle medaglie.
A questi individui, sportivi e presunti opinionisti, ricordo che proprio la Juventus fu al centro di un analogo caso nel 1998 e che i primi ad essere stati offesi, sul campo, sono stati il Napoli, i suoi calciatori e i sei milioni di tifosi del Napoliche seguivano l’incontro in ogni parte del mondo.
Perché? Semplice. Su un rigore assegnato o meno si può discutere da qui all’eternità e ciascuno resterà sempre della propria idea; altrettanto dicasi per una punizione o per isolati episodi. Ciò non si può sostenere sui seguenti casi e soprattutto quando questi casi contro il Napoli sono stati tantissimi, troppi per essere digeriti, per poi partecipare serenamente alla sceneggiata della premiazione: 1) Giovinco è almeno da ammonire per fallo da dietro su Inler; 2) altrettanto per Marchisio per fallo su Pandev; 3) fallaccio di Pirlo su Zuniga; è da rosso quello di Bonucci su Maggio ed è egualmente da rosso quello di Lichtsteiner su Britos; 4) è Rizzoli, giudice di porta, a convincere Mazzoleni che c’è il rigore per la Juventus (sempre Rizzoli, ancora Rizzoli che, diciamo, non è mai fortunato quando deve decidere sul Napoli!!!); 5) palla a Gargano in area Juve, ma c’è fallo netto in area di Barzagli su Behrami e l’arbitro ignora; 6) prima e dopo lo 0-1, tante proteste vibrate e plateali di Carrera e di Lichtsteiner, ma Mazzoleni, quarto uomo e segnalinee non vedono e non sentono, ma sentono quanto dice Mazzarri e lo allontanano!; 7) viene espulso Pandev per presunte offese al segnalinee: come avrà fatto il segnalinee ad ascoltarlo a tale distanza? Non accade nulla a Lichtsteiner che urla contro arbitro e segnalinee (sarebbe interessante leggere il labiale). Non a caso Mazzarri ha poi affermato: “Andavano espulsi anche alcuni calciatori della Juventus”; 8) non c’è uniformità di giudizi tra gli arbitri: a Rizzoli, presente a Pechino, Totti durante Udinese-Roma del 2008 urlò in viso ben tre volte “vaffanculo” e Rizzoli fece finta di niente (vergogna!); Tagliavento nello scorso campionato fece ripetere il rigore segnato da Hamsik contro la Juve al San Paolo: ingresso in area di alcuni calciatori (ma non fece ripetere il tiro-bis sbagliato nonostante l’ingresso in area di calciatori); Mazzoleni non ha fatto ripetere il rigore della Juve a Pechino nonostante l’ingresso in area di Bonucci! (un’altra vergogna); 9) doppio fallo subìto da Zuniga, ma è lui che con due cartellini gialli viene espulso lasciando il Napoli in nove: ovvero un aiuto incredibile alla Juventus che era in seria difficoltà.
E pensare che c’è stato chi ha scritto e chi ha detto che abbiamo esportato una pessima immagine del calcio italiano a causa della mancata partecipazione alla premiazione (tra gli altri, l’intervento del pugile Cammarelle, tifoso della Juventus). A questi va detto che in Cina qualcuno può anche aver pensato: ora capiamo come la Juventus ha vinto 28 o 30 scudetti!!! Per non parlare dell’immagine…
Mi è piaciuta moltissimo una lettera al Direttore de Il Mattino inviata da Salvatore Monticelli. Tra le altre giuste osservazioni su Pechino e Calciopoli, Monticelli ha scritto: “… Ricordo che in una società civile la prima regola da rispettare sono le sentenze dei Giudici…” e “… le regole del bon ton vorrebbero che non siano dedicati trofei a chi in dette sentenze è stato ritenuto colpevole”. Complimenti sinceri a Monticelli, certamente non a chi ha scritto che il Napoli ha tolto credibilità al calcio italiano non partecipando alla premiazione in Cina. Quale credibilità può avere un calcio dove, per citare solo due esempi, ci sono i Mazzoleni che dirigono pro-Juve e ci sono i Conte condannati che lanciano gravi accuse alla Procura?
Per anni, quando Juve, Milan e Inter dettavano legge, i giornali del Nord criticavano noi del Sud quando mettevamo in evidenza i torti subiti in tante partite. E parlavano di lamenti, soprattutto di vittimismo… Oggi, quei club si vantano di quelle vittorie e pretendono addirittura che nessuno al Sud dica niente su quanto avviene oggi. E’ da pecore, da compiacenti, da tifosi o da conniventi assistere a certe vergogne restando in silenzio. Chi ha voce come Monticelli o come i tifosi del San Paolo in occasione del match Napoli-Olympiacos si faccia sentire. Forte. Siamo stanchi di essere truffati. Giustamente, Ferlaino ha osservato Ferlaino su Juve-Napoli di Supercoppa: “Posso solo fare una battuta: dopo 150 anni i piemontesi ci hanno fregato un’altra volta. Allora si servirono di Garibaldi, stavolta di Mazzoleni”.