Gianluca Paparesta, ex arbitro ed opinionista Mediaset, parla ai microfoni di Marte Sport Live: “L’unico elemento che si può aggiungere alla vicenda di Catania è il comportamento di Braschi e Nicchi: continuano a dire che gli arbitri dirigono alla perfezione. C’è una discrepanza di valutazioni che dimostra come l’esperimento dell’arbitro addizionale non funzioni per niente. In ambito internazionale, c’è una preparazione di base e un certo criterio nella designazione, in Italia tutto questo non accade. Non si può mandare un arbitro addizionale come Rizzoli accanto ad un altro che è di serie B e non ha esperienza in A. Sicuramente se l’episodio di Bergesso si fosse verificato nell’altra area, la decisione sarebbe stata corretta. Non parlo di malafede, ma di assoluta impreparazione da parte dell’Aia. Credo che l’utilizzo della tecnologia sia da preferire. Per me il campionato non è falsato, mi auguro ci sia compensazione nel corso della stagione. Gli errori non devono sempre penalizzare le squadre più piccole: mi chiedo cosa sarebbe successo a parti invertite. Rizzoli sarebbe intervenuto in maniera così importante? Tra qualche giorno si voterà per le elezioni del presidente dell’Aia. Nicchi parla solo di arbitri bravissimi e pensa alla sua campagna elettorale. Questo è il vero problema”.