/ Viva il Napoli! L'eliminazione? Una beffa pari alla jella

Viva il Napoli! L'eliminazione? Una beffa pari alla jella

Prima di Villarreal-Napoli le opinioni erano discordanti. C’era chi voleva che Mazzarri facesse il turnover in vista di Milan-Napoli e chi sosteneva che al Madrigal si dovesse comunque giocare con Cavani tra gli undici titolari. Adesso, i primi e i secondi discutono dell’uscita del Napoli dall’Europa League. I primi, amareggiati, pensano di aver sbagliato a… consigliare di tenere fuori il Matador, i secondi ricordano quanto avevano detto: non si può lasciare fuori Cavani, capocannoniere in campionato e uomo-squadra.
Io ritengo che vada rispettata la scelta di Mazzarri, la persona più indicata a decidere chi far giocare, chi far riposare, chi mandare in tribuna. Al di là del match con il Milan che attende il Napoli. Di certo Mazzarri non voleva uscire dalla manifestazione europea, di certo non è colpa di Mazzarri se si sono verificati alcuni episodi tra i match dell’andata al San Paolo ed il ritorno in Spagna. Istintivamente ti viene da dire (“Magari con Cavani in campo dall’inizio…”), ma se pensiamo all’autorevolezza con la quale il Napoli ha affrontato il Villarreal sul suo terreno, ai semplici gol sbagliati da Lavezzi, ai pali colpiti dagli azzurri e ad altro… beh!, non mi sento di condannare Mazzarri. Anzi lo applaudo per la gestione del gruppo, per i risultati, per il gioco e per la mentalità che la squadra ha, per come ha rivitalizzato alcuni calciatori, per aver fatto sì che il Napoli bruciasse alcune tappe nella crescita.
Non è colpa di Mazzarri se a Fuorigrotta il Napoli non si vide assegnare un sacrosanto rigore sul cross di Dossena deviato in area con il braccio (gli azzurri avrebbero potuto vincere 1-0 con tutto quello che ne sarebbe conseguito a giudicare dal 2-1 fuori casa).
Non è colpa di Mazzarri se Lavezzi si è letteralmente mangiato due gol a tu per tu con il portiere: è vero che sinanche Maradona sbagliò un rigore a Tolosa, ma è altrettanto vero che troppe volte il Pocho fallisce facili conclusioni da facilissime posizioni. E da uno bravissimo come lui…
Non è colpa di Mazzarri se il Napoli ha colpito due pali.
Non è colpa di Mazzarri se anche al Madrigal l’arbitro non è stato equo nelle sue decisioni. Un esempio? Non ha fermato il gioco per il fallo su Yebda a centrocampo con conseguente azione del raddoppio del Villarreal.
Non è colpa di Mazzarri se Zuniga ha deviato il tiro di Rossi, ha ingannato De Sanctis e ha favorito il raddoppio degli spagnoli.
E’, invece, grande merito di Mazzarri aver impostato benissimo il match dando una lezione di calcio al collega spagnolo Garrido. Il Villarreal venne al San Paolo a fare le barricate. Giocò spesso con un 6-3-1. Il Napoli ha iniziato l’incontro in modo spavaldo, autoritario, aggredendo a tutto campo gli avversari. Meritando il vantaggio, fallendo altri due reti, mettendo in seria difficoltà una squadra di ottimo livello quale è quella spagnola e sul suo terreno.
Il Napoli è uscito dall’Europa. Come era già successo ad altre italiane in Europa Legue e come probabilmente accadrà ad altre italiane in Champions. Il Napoli, però, è uscito a testa altissima, non avendo perso al San Paolo, avendo dominato per larghi tratti gli spagnoli al Madrigal, avendo impiegato tra l’altro varie pedine che non fanno parte stabilmente dei titolari. E qui si ritorna al discorso iniziale: se avessimo giocato con una formazione diversa? Il senno di poi… Io penso che il Napoli comunque abbia disputato un’ottima partita e che sia stato soltanto sfortunatissimo. L’eliminazione? Una beffa pari alla jella. Di certo gli spagnoli sanno che il Napoli non è stato a loro inferiore anche se il punteggio dice il contrario, anche se saranno loro ad affrontare negli ottavi il Bayer Leverkusen. Il Napoli, però, quanto a gioco (senza dimenticare il valore dell’organico a disposizione di Mazzarri e l’esperienza degli azzurri in costante crescita nonostante l’uscita dall’Europa) non è stato mortificato. Un aspetto da non trascurare e che conferma la brillante stagione degli azzurri. Non devono piangere, ma essere orgogliosi di quanto stanno facendo. Affrontino il Milan con la stessa grinta e con la stessa concentrazione espresse al Madrigal.

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