Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, nel corso della conferenza stampa, ha parlato ai microfoni di Marte Sport Live: “Il nostro è un gruppo forte e orgoglioso. Contro la Juve giocheremo una grande partita: i bianconeri ci rispettano perchè conoscono il nostro valore. Sanno che se giochiamo il nostro calcio possiamo battere chiunque.
Loro sono primi in classifica non a caso: non hanno mai perso e stanno dimostrando una continuità che mancava da anni. Devono badare solo al campionato e questo è un bel vantaggio. Noi sabato siamo tornati da Bergamo alle due e mezza di notte. Abbiamo preparato l’impegno di domani in una sola giornata effettiva. Quando i tempi sono così stretti è difficile mantenere alta la concentrazione. Prendiamo ad esempio il Bayern: ha una squadra di fenomeni e ieri ha perso contro una squadra di minor livello. Stesso discorso per il Manchester City a Liverpool. Il Milan in Champions, Barcellona escluso, ha avuto un girone abbastanza semplice; inoltre ha una rosa ben abituata a reggere certi ritmi. Sono dettagli importanti e ai quali dobbiamo guardare anche per trarre degli esempi.
Stimo molto Conte: mi sembra una persona vera e che parla senza filtri. Anche lui ci stima e credo che un pò ci abbia copiato, soprattutto nella fase passiva. Ovviamente avendo più energie da spendere sembra che facciano tutto meglio: dalla ripresa della palla alla ripartenza.
Assenza di Marchisio? Se mancasse anche Inler ci compenseremmo a vicenda. Sono elementi fondamentali per il gioco di entrambe le squadre.
Prossimi impegni? Tutto può succedere. Domani non sarà decisiva. Io ho abituato i miei ragazzi a considerare ogni gara una finale, altrimenti si perde con le piccole e le medie in classifica.
Hamsik eclissato? Non sono d’accordo. Lui è un centrocampista non un attaccante: non ha l’obbligo di far gol. Per me è un elemento preziosissimo: fa da raccordo tra le varie fasi di gioco; sa giocare in fase di non possesso e di copertura. Ha fatto una partita stratosferica contro il Manchester City e mi è piaciuto anche a Bergamo.
Il gol a Bergamo è la prova di quanto le difese facciano la differenza in questo campionato: basta una minima distrazione e il Denis di turno ti punisce. Purtroppo anche questo è il risultato delle fatiche di cui il doppio impegno ci fa carico.
Inler? Sono preoccupato perchè non so se recupererà: è una cosa che valuteremo oggi. Gargano è un pilastro del nostro centrocampo. Dzemaili? E’ un buon giocatore; è giovane e va sostenuto. Napoli è una piazza molto particolare e può mettere pressioni eccessive che inducono in errore anzichè a far bene.
Contro la Juve giocheremo una gara importante, ma pur sempre una tappa del nostro percorso, così come lo saranno anche le gare contro la Roma, il Palermo e così via dicendo.
Difesa a quattro? Tatticamente non dà necessariamente garanzie maggiori di quella a tre. Ogni tecnico dovrebbe esser bravo ad interpretare le caratteristiche migliori dei suoi calciatori e, analizzando le loro attitudini, mettere in campo la miglior formazione possibile. Poi subentra anche un discorso legato all’autostima, che cresce di partita in partita e che, consolidandosi, permette di ottimizzare il gioco, di imporci e farci salire in classifica.
Rapina a Yanina? Sono cose che capitano ovunque. Il pocho era abbastanza sereno. Mi preoccupai di più quando accadde ad Hamsik, dato che il pensiero andò immediatamente alla moglie incinta.
Domani voglio vedere il mio Napoli giocare come nei suoi momenti migliori e spero che gli episodi ci premino.”