Lo hanno ingiuriato, gli hanno affibbiato etichette di vario genere, lo hanno offeso, lo hanno preso in giro. Mi riferisco ad alcuni critici, a pseudo opinionisti e ad una parte, una minoranza per fortuna, della gente che ogni tanto affolla il San Paolo. Edy Reja non ha mai replicato. Quasi mai. Ha lavorato sodo, con serietà, come aveva fatto durante tutta la sua carriera. Al Napoli ha dato il meglio di sé, a volte riuscendo a cogliere risultati, altre volte uscendo dal campo con l’amaro in bocca, ma sempre con la coscienza a posto. Il tempo è galantuomo ed oggi il tecnico che allena la Lazio è primo in classifica. Magari non riuscirà a lottare per lo scudetto, considerando le difficoltà del campionato e quelle non meno ostiche dell’ambiente romano, ma un dato è certo: Reja è un Signor allenatore. Con tutti i suoi pregi e con tutti i suoi difetti. Ma c’è chi non ha i primi e ha solo i secondi eppure si esibisce, parla, straparla dimostrando di possedere solo un patrimonio di stupidità mal gestita.