Dal Napoli della Ma.Gi.Ca. al Napoli magico

Sono trascorsi ventuno anni e dal Napoli della Ma.Gi.Ca. siamo passati al Napoli magico, al Napoli che fa sognare, al Napoli che tra la sorpresa di tutti sta lassù, dinanzi all’Inter e a tre passi dalla capolista Milan. E’ un Napoli straordinario, è un Napoli che gara dopo gara continua a far risultati e ad essere sempre meglio posizionato in zona-Champions.
I numeri della squadra sono estremamente eloquenti: è seconda in classifica; ha ottenuto 9 vittorie fuori casa; ha il vicecapocannoniere del campionato, Cavani; ha ottenuto quattro successi consecutivi (Parma, Cagliari, Lazio e Bologna); ha 8 punti di vantaggio sulla quarta: Lazio, zona qualificazione preliminari Champions; ha 9 punti sulla quinta: Udinese, zona Europa League;  ha 16 punti in più rispetto allo scorso torneo; ha 2 punti in più dell’Inter, 8 della Lazio, 9 dell’Udinese, 12 della Roma, 14 della Juventus, 21 del Palermo, 26 del Genoa, 33 della Sampdoria; è nettamente lievitato il valore di tutti i cartellini degli azzurri.
Dove sono quelli che dicevano che “Mazzarri sa giocare solo con un modulo e con la difesa a tre”?  Dove sono quelli che sostenevano che “il problema del Napoli è De Laurentiis”? E quelli che obiettavano che “con questo organico dove andiamo”? E quelli che più volte hanno ribadito che “questo è un organico monco e poco omogeneo”? E quelli che reputavano “Bigon troppo giovane e non all’altezza del Napoli”? E quelli che sputavano veleno su Lavezzi: “E’ bravo, ma concretizza poco”? E quelli che “il Napoli non si è debitamente rinforzato a gennaio”? E quelli che erano ipercritici con Grava e Cannavaro? E le tante cattiverie su Yebda, Mascara, Lucarelli, Sosa?
Pensate: con tutti questi problemi (o presunti tali) il Napoli è secondo. E se il Napoli non avesse avuto tutti questi problemi (o presunti tali) dove sarebbe? Il campionato sarebbe finito per manifesta inferiorità delle altre? Malafede e incompetenza i gestori del pensiero di certa gente.