/ Calcioscommesse / Dieci domande e dieci risposte per capire

Calcioscommesse / Dieci domande e dieci risposte per capire


 
Pubblichiamo integralmente l’articolo di Edmondo Pinna dell’edizione odierna del Corriere dello Sport Stadio, un vademecum molto utile per orientarsi nella nuova vicenda del calcioscommesse.
1) Quali sono i reati sportivi che verranno contestati ai tesserati e alle società coinvolti nel calcio scommesse?
Oltre al classico articolo 1 (principi di lealtà e probità), sono diverse le ipotesi di reato che il procuratore Palazzi userà nei suoi deferimenti. Il più grave di tutti, l’illecito sportivo (art. 7 del Codice di Giustizia Sportiva), che proprio da questa brutta vicenda, iniziata la scorsa estate, si è arricchita di un nuovo aspetto, regolato dall’articolo 9. Si tratta dell’associazione finalizzata alla commissione di illeciti. Ovviamente sarà contestato anche il divieto di scommettere (art. 6). Tutti o quasi dovranno rispondere, nel migliore dei casi, di omessa denuncia, prevista sia per il divieto di scommesse che per l’illecito.
2) Cosa rischia un giocatore che dovesse risultare colpevole di associazione finalizzata agli illeciti o di illecito sportivo?
Il reato più grave è ovviamente l’associazione. Secondo quanto stabilito dall’articolo 19, si va da una squalifica a tempo determinato, all’inibizione temporanea, che non può superare i cinque anni. In caso contrario, la Procura può proporre la radiazione. Queste sanzioni sono aggravate, nel caso in cui i tesserati siano promotori o gestiscano l’associazione stessa. Per quanto riguarda l’illecito, il rischio è l’inibizione o la squalifica per un periodo minimo di tre anni e un’ammenda di 50mila euro. Chi viene a conoscenza di un illecito e non lo denuncia rischia una squalifica non inferiore a sei mesi (ma solitamente si dà un anno) e un’ammenda di 30mila euro.
3) Cosa rischia una società se un proprio tesserato viene accusato di illecito o, peggio ancora, di associazione finalizzata alla commissione di illeciti?
Il processo della scorsa estate ha fissato alcuni punti in merito alle sanzioni in caso d’illecito. Prima di tutto, bisognerà stabilire il grado di responsabilità della società, se diretta, oggettiva o presunta.
4) Dicevamo, le sanzioni per le società in caso di illecito. Cosa rischiano?
Per responsabilità presunta, il rischio è la sanzione di un punto. Per responsabilità diretta, c’è la retrocessione. Più articolato il discorso relativo a quella oggettiva.
5) E’ uno dei nodi del Codice di Giustizia Sportiva, molti vorrebbero cambiare la responsabilità oggettiva. Succederà?
In realtà, in parte è già successo. Perché fino a prima di questo scandalo, gli illeciti si commettevano a vincere per assicurare alla propria squadra un vantaggio in classifica. Adesso si combina anche a perdere ed in questo senso una rivisitazione della responsabilità oggettiva, auspicata da tanti presidenti, c’è già stata. Se l’illecito è a vincere, ci sono sei punti di penalizzazione per ogni partita taroccata, se l’illecito è a perdere – lo dimostrò l’avvocato Chiacchio per il Benevento nel processo di un anno fa – i punti di penalizzazione sono 2. Ammende sono previste per l’omessa denuncia.
(segue)

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