Ruggero Malagnini, avvocato di Cannavaro e Grava, parla ai microfoni di Marte Sport Live: “Stiamo naturalmente studiando le carte. Le accuse si basano sulle parole di Gianello. Secondo Palazzi, l’ex portiere è attendibile perché non aveva problemi personali con i miei assistiti. Nella giustizia sportiva, l’onere della prova è a carico nostro. Dovremo dimostrare che le sue parole sono infondate. Cannavaro e Grava hanno già querelato Gianello in sede di giustizia ordinaria perché si ritengono estranei ai fatti. L’assunzione di responsabilità, dunque, è esclusa. Il patteggiamento? In linea teorica, non è un’ammissione di colpa, è soltanto uno strumento procedurale per evitare magari il processo. I miei assistiti si ritengono assolutamente innocenti, quindi ci penseremo bene prima eventualmente di ricorrere a tale strumento”.