Valon Behrami parla ai microfoni di Marte Sport Live: “E’ stato bello fare il calendario del Napoli, sono stato protagonista in due scatti. La mia cresta? Assolutamente non si tocca. Il Psv? Ci è dispiaciuto perdere ieri, abbiamo avuto tante occasioni. Mi sono piaciuti sia El Kaddouri che Uvini: non è facile giocare dopo tanti mesi. Io guerriero? Lotto sempre su ogni pallone, mi fa piacere che la gente apprezzi le mie qualità. A San Siro non ci vorrà un Napoli solo guerriero, altrimenti non si fa mai gol. Servono i nostri solidi ingredienti. L’Inter è la favorita, gioca in casa ed esprime valori importanti. Noi ovviamente non temiamo i nerazzurri: loro sono offensivi e sarà una gara più aperta. Gargano? Ha lasciato un’eredità importante, ha fatto benissimo. Certamente è un piacere ritrovarlo. Sarebbe un onore ripercorrere quello che ha fatto a Napoli. Non è una sfida decisiva, ci sono tante squadre che lottano per lo scudetto, come la Fiorentina, ad esempio. Noi puntiamo a fare il massimo, ma non pronunciamo quella parolina lì, qui siamo tutti scaramantici. Il mio bilancio a San Siro? E’ uno stadio che mi piace, però naturalmente conta un risultato positivo del Napoli. Sono felice di essere qui, è il punto più alto della mia carriera, ho trovato un equilibrio fisico e mentale importante. Con Inler mi trovo bene, lui si dedica alla fase d’impostazione, io mi occupo della copertura. Se segno a San Siro, sto tutto il giorno a radio Marte. E’ una promessa”.
