/ Delirio al San Paolo, Napoli-Lazio 4-3 con tripletta di Cavani

Delirio al San Paolo, Napoli-Lazio 4-3 con tripletta di Cavani


 
Napoli – E ora dateci lo scudetto. Il Napoli fa sua la più incredibile delle partite, evita i trappoloni di Edy Reja e si lancia all’inseguimento del Milan. Quattro a tre. Meglio di Italia-Germania del ’70. Lazio al tappeto, zona Champions quasi al sicuro e Milan di nuovo a tre punti. La prima emozione della partita arriva dopo 21′ di sbadigli. Lavezzi imbecca Hamsik, destro dal limite dell’area piccola, Muslera salva in corner. Al 29′ la doccia fredda. Incredibile magìa di Mauri che prima si libera di Aronica, poi si beve Cannavaro, quindi batte De Sanctis in uscita con un sinistro morbido all’angolino. Non è finita, perché 3′ più tardi ancora Mauri si ritrova a tu per tu col portiere, ma stavolta lo grazia calciando a lato. Il Napoli annaspa nella paura, per alcuni minuti sembra in balia della ragnatela intessuta dall’ex Reja. Prova a scuoterlo Dossena, che al 37′ conclude alto di testa su traversone di Maggio, mentre nell’azione successiva Hamsik non ci arriva di un soffio su un velenoso tiro-cross di Lavezzi. Si va al riposo sotto di un gol e col morale sotto i tacchi. Nella ripresa ci si aspetta un Napoli all’assalto, invece gli azzurri attaccano al piccolo trotto. Al 12′, poi, la Lazio raddoppia. Punizione dalla tre quarti, inserimento perfetto di Dias, palla in rete. Sembra finita, ma tre minuti dopo la gara si riapre. Punizione per il Napoli, una deviazione fa impennare la sfera che finisce sulla testa di Dossena e poi alle spalle di Muslera. Altri due minuti ed arriva il pareggio. Altra punizione, altra palla che s’impenna, torre di Maggio, testa vincente di Cavani. Ora è la Lazio ad essere improvvisamente alle corde e ci manca poco che il neo entrato Mascara al 21′ le serva il diretto che stende, ma Muslera para col piede. Sul rovesciamento di fronte, però, è la traversa ad opporsi al pallonetto di Brocchi. È un segnale, ma il Napoli non lo coglie. Altre praterie per Zarate, De Sanctis respinge, Aronica in scivolata firma un incredibile autogol. Finita? Ancora no. Il Napoli ci prova col cuore ed al 36′ trova il 3-3 Biava stende Cavani, è rigore ed il matador vince la scommessa con l’amico Muslera, che aveva promesso di pararglielo: portiere da una parte, palla dall’altra. C’è ancora una decina di minuti per vincere e il Napoli li sfrutta. Rinvio di De Sanctis, sponda di Lucarelli – entrato da pochi istanti – e pallonetto del matador. Quattro a tre. Meglio di Italia-Germania. E pazienza se Cavani, diffidato e ammonito, salterà la prossima.
Napoli-Lazio 4-3 TABELLINO
Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Pazienza (13′ st Mascara), Yebda (41′ st Lucarelli), Dossena (32′ st Gargano); Hamsik, Lavezzi; Cavani. A disp.: Iezzo, Santacroce, Ruiz, Sosa. All.: Mazzarri
Lazio (4-2-3-1): Muslera; Lichtsteiner, Biava, Dias, Garrido; Brocchi, Gonzalez; Mauri, Bresciano (37′ st Stendardo), Sculli; Zarate (38′ st Floccari). A disp.: Berni, Scaloni, Hernanes, Foggia, Kozak. All.: Reja
Arbitro: Banti di Livorno
Reti: 29′ pt Mauri, 12′ st Dias, 15′ st Dossena, 17′ st Cavani, 23′ st aut. Aronica, 36′ st rig. Cavani e 44′ st Cavani
Note: espulsi al 35′ st Biava per fallo da ultimo uomo ed il tecnico laziale Reja per proteste. Ammoniti Dias, Dossena, Campagnaro, Cavani, Sculli. Angoli 6-1. Recupero: 0′ pt, 5′ st. Spettatori 56.240. Prima dell’inizio della partita è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Bob Lovati, l’ex calciatore della Lazio recentemente scomparso.

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