Albarella: “Il Giappone ai Mondiali può essere una sorpresa. Zaccheroni ct dell’Italia? E’ presto, pensiamo solo al presente. Condivido i metodi di allenamento di Benitez”

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Eugenio Albarella, preparatore atletico del Giappone con Alberto Zaccheroni, è ospite negli studi di Marte Sport Live: “La serie A è un campionato eccezionale. I numeri del Napoli e della Juventus sono superati da quelli della Roma. Siamo tornati, comunque, all’epoca delle sette sorelle. Il campionato è spaccato in due. Il Giappone? Stiamo andando bene, i Mondiali saranno un’esperienza importante per un gruppo che è in ascesa. La componente climatica non sarà da sottovalutare, dovremmo valutare tutti gli aspetti per essere sempre al top. Gli allenamenti di Benitez? Condivido i suoi dettami, negli ultimi anni la metodologia specifica, con il poco a tempo a disposizione, è fondamentale. Ci si allena prevalentemente con la palla: da parte di alcuni addetti ai lavori c’è grande preoccupazione, ma non si tratta assolutamente di una novità.  A volte ci sono tanti luoghi comuni. I calciatori giapponesi hanno una grande padronanza tecnica considerando che da 20 anni c’è una forte scuola brasiliana: si gioca indifferentemente con il destro e con il sinistro. Tutto ciò è frutto del lavoro. Per quanto riguarda l’aspetto fisico, i giapponesi hanno un’innata resistenza alla velocità. La Roma ha il grande vantaggio di potersi allenare tutta la settimana e questo fa sicuramente la differenza. Zaccheroni ct dell’Italia? Noi stiamo pensando solo al Giappone, è presto per parlare del futuro. Il curriculum di Alberto parla chiaro: ha grande esperienza internazionale e capacità di gestione. Lavezzi? Rimasi impressionato dalla sua capacità di corsa sin da quando ero alla Juventus. La soglia del dolore? Evidentemente Higuain era preoccupato, è fondamentale ascoltare il proprio corpo”.

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