Ancelotti: “Il Napoli è pronto, altrimenti non saremmo qui. Pugno duro? So io come gestire la squadra”

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Carlo Ancelotti parla alla vigilia della sfida con l’Arsenal in conferenza stampa:

 Come si riaccende l’interruttore dopo queste partite?

“E’ necessaria chiarezza sui compiti tattici, quindi non c’è motivo di preoccupazione. Credo che la vigilia sarà approntata su quello. La squadra deve sapere cosa fare, quando difende e quando attacca”.

 C’è malessere nell’ambiente?

“Il mio ambiente è lo staff, i giocatori e la società. Non c’è malessere, ma soltanto disappunto e incazzatura per quello che non abbiamo fatto. C’è consapevolezza di non aver fatto bene le ultime due partite. Dopo la Roma, non abbiamo affrontato bene Empoli e Genoa. Parliamo di 4 giorni. La squadra ha mostrato affidabilità e sicurezza per tutta la stagione. Non sono preoccupato, se focalizziamo bene la strategia, sono certo che le cose verranno fuori bene”.

 Come mai c’è questa sofferenza difensiva?

Domani dobbiamo fare bene la fase difensiva e quella offensiva. La sfida dell’Emirates non è decisiva, ma indirizza la qualificazione. Ci sarà un ritorno a Napoli, perciò la partita di domani indirizzerà le difficoltà della partita domani. Sono convinto che se difendiamo bene, si attacca meglio”.

 

Che ne pensa di Emery?

“E’ un allenatore forte. Ha un curriculum importante, ha dimostrato il suo valore vincendo tre volte l’Europa League. Massimo rispetto per lui”.

 

Affronterete due attaccanti e un trequartista?

“Per noi nella fase difensiva non cambia molto. Nella fase di costruzione qualcosa può cambiare. Abbiamo provato entrambe le possibilità”.

 

I tifosi le hanno chiesto di essere duro con la squadra. Ha cambiato approccio?

“I tifosi mi hanno chiesto questo, ma gli ho anche risposto. Il mio approccio non è cambiato, né tantomeno mi sono infuriato dopo il Genoa. Il ritiro di Verona è stato deciso prima della partita del Genoa. Se qualcuno mi dice di essere duro con la squadra, rispondo pensa al tuo. Io gestisco la squadra  come voglio”.

 

Il Napoli è pronto?

“Se non fossimo pronti, non saremmo qua”.

 Come sta la squadra?

“Devo valutare Verdi nell’allenamento di oggi, poi le scelte dipenderanno dalla strategia di gara”.

 

Ha parlato con Wenger?

“L’ho incontrato a Ginevra all’incontro degli allenatori a settembre. Resta un buon amico”.

 

Com’è stata la sua esperienza a Londra?

“L’ho detto pure in Italia. E’ fantastica per giocare a calcio, non ci sono insulti, gli stadi sono belli. E’ l’ideale. La Premier è cresciuta ancora di più negli ultimi anni”.

 

C’è qualcosa da imparare sul modello inglese?

“Gli episodi di razzismo in Inghilterra sono uno scandalo, in Italia sembra quasi la normalità. Deve diventare uno scandalo anche da noi”.

 

Mertens-Insigne?

“E’ un’opzione, ma può giocare anche Milik. Potrebbero giocare tutti e tre. Potrei fare una sorpresa. C’è anche l’ipotesi Ounas. I centrocampisti hanno licenza di tirare in porta – sorride – solo all’incrocio dei pali”.