Benitez: “Con la Juve sfida importante, giocheremo con la testa e con il cuore”

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Rafa Benitez parla alla vigilia della sfida con la Juventus.

Ha capito il significato di Juventus-Napoli?
“So quanto è importante per noi e per i nostri tifosi. Naturalmente la classifica la rende ancora più interessante”.

Come sta Higuain?
“Ha recuperato il suo livello fisico, lo abbiamo gestito bene quando si è infortunato. Ora sta meglio e può giocare novanta minuti. Chiaramente quando c’è pure la Champions e si affrontano squadre al top della classifica, è più difficile cambiare”.

Oggi sono 27 anni dal 3-1 contro la Juventus del 1986. Una vittoria che segnale sarebbe?
“Mancano ancora 26 partite dopo questa sfida, ma se noi vinciamo, abbiamo maggiore fiducia. E’ lo stesso anche se vincono loro. Noi dobbiamo fare il nostro lavoro”.

Come funzionerà il meccanismo difensivo domani?
“Quando ci sono due partite, non è facile lavorare tatticamente. Abbiamo fatto due allenamenti e speriamo di aver risolto per questa partita”.

Un giudizio su Reveillere:
“Abbiamo avuto una riunione dopo l’infortunio di Mesto e abbiamo deciso di fare una ricerca su chi era disponibile. Non è una mia scelta, Riccardo Bigon ha detto che poteva essere una possibilità. Ne abbiamo parlato, può darci una mano, si è allenato da solo ma gli manca il ritmo partita che potrà trovare in 15 giorni”.

Cosa sarà importante domani?
“Servirà carattere, come abbiamo fatto pure con il Marsiglia. La Juve è una squadra forte e dobbiamo controllarli per poi fare gol. Serve da subito grande intensità. Giochiamo con la testa e con il cuore”.

Lei teme il fattore ambientale?
“Quando ero all’Inter, era sempre definita una partita difficile. Lo sappiamo bene, ma conta soltanto il nostro atteggiamento. Ne ho parlato con la squadra, credo che abbiamo la giusta esperienza”.

Cosa pensa della Juventus?
“E’ una rosa fortissima, la più forte del campionato. Loro qualche volta dicono di no, ma lo sa bene pure Conte che è molto intelligente. Per me è la favorita per lo scudetto. Noi dobbiamo fare il massimo”.

Per cinque giorni è stato l’allenatore della Juventus?
“Sono qua e sono contento di allenare questa squadra”.

Se ci saranno cori di discriminazione territoriale, quale sarà il suo atteggiamento?
“Penso sempre la stessa cosa: decide il responsabile, non noi. Ci concentreremo soltanto sulla partita e sul campo e faremo il nostro lavoro”.

Ci sarà un’attenzione particolare nei confronti di Pirlo?
“Noi lavoriamo con undici giocatori, non faremo la marcatura ad uomo, sicuramente sappiamo quanto sia importante. Proveremo a controllarlo”.

La Juve è tornata ad alti livelli. Serve la partita perfetta?
“No, serve una buona partita. Abbiamo fiducia in noi stessi”.

Juventus-Napoli, paragonata a quale partita in Spagna o in Inghilterra?
“Difficile, non è un Barcellona-Real. Forse un Real-Atletico per la passione dei tifosi”.

Si aspetta una Juventus con le tre punte?
“Ci ho pensato, possono cambiare tanto. Dobbiamo fare il nostro lavoro e noi non ci faremo trovare impreparati”.

Si aspettava un Napoli così forte?
“Non sapevo quante partite avremmo vinto. E’ cominciato un progetto e possiamo migliorare ancora”. Rafael-Benitez