Benitez: “Con la Roma è come una finale di coppa. Vincere per tenere alte le motivazioni per il secondo posto”

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Rafael-BenitezRafa Benitez parla alla vigilia della sfida con la Roma.

Questa settimana ha parlato tanto. Come mai?
“Non c’è un significato particolare, le mie interviste erano programmate da tempo”.

Il Napoli ha affrontato tante grandi partite. Questa che posto occupa?
“E’ una partita fondamentale per noi per l’obiettivo del secondo posto che vale la Champions diretta. Dobbiamo vincere, la affrontiamo come una sfida decisiva”.

Hamsik non sta ancora convincendo. Come mai? Quali sono i motivi?
“E’ un errore parlare di colpa. E’ un giocatore di massimo livello che sta tornando. Sono molto soddisfatto del suo lavoro. Può fare la differenza e continuerà a farlo nel finale di stagione”.

Come mai il Napoli ha segnato cinque gol alla Roma che è la migliore difesa del campionato?
“Noi abbiamo qualità in attacco e lo abbiamo dimostrato. Dobbiamo ovviamente giocare a livelli importanti”.

Nei prossimi cinque anni Napoli e Roma si contenderanno lo scudetto?
“La Juve è una società forte, noi e la Roma siamo in crescita. Inter e Milan ci sono ancora. Adesso conosciamo meglio la rosa e l’anno prossimo questo fattore può essere importante”.

E’ l’ultima occasione per il secondo posto?
“Dobbiamo vincere per mantenere alta la motivazione del secondo posto”.

Alla Roma mancheranno Totti e De Rossi. E’ un vantaggio?
“Noi abbiamo avuto infortuni di lungo termine che hanno influito. Loro giocano una partita alla settimana fino al termine del campionato e dovranno gestire la loro rosa, noi la nostra”.

Com’è la motivazione del gruppo?
“E’ qualcosa che si percepisce. La squadra è preparata: tutti dobbiamo essere caricati in ogni partita, questa in particolare”.

La partita è come una sfida di Coppa?
“Dobbiamo affrontarla così, come se fosse una finale. Anche se poi dobbiamo vedere pure come la Roma proseguirà la stagione. Non dobbiamo avere paura. Mi interessa che cosa facciamo in campo”.

La Roma cambia modulo e si metterà a specchio. Come interpreta questa cosa?
“Mi preoccupa poco. Noi dobbiamo essere bravi ad interpretare il gioco, questo è il vero salto di qualità. Noi vogliamo arrivare ad un punto in cui i giocatori sanno che devono fare. Naturalmente ci  vuole tempo: anche la Juve potrebbe giocare con il 4-2-3-1, quindi vado avanti per la mia strada”.

Ha sentito De Laurentiis?
“Il presidente sa che è una partita importante. Prova a sempre a caricarmi e a sostenermi. Ma sono i giocatori a dover fare la differenza”.

Cosa ha imparato il gruppo dopo i pareggi con Genoa e Livorno?
“Dobbiamo chiudere le partite nel primo tempo senza aspettare cosa succede nel secondo”.

Zuniga può tornare entro la fine della stagione?
“L’abbiamo lasciato andare con la nazionale colombiana. Ha grande allegria, è molto contento, credo che sia stato positivo concedergli di partire. Non si è fermato in questi sei o sette giorni. Sta meglio, ma non so quando tornerà. Ogni ginocchio è un mistero e bisogna capire come reagisce. Non posso dire quanto tempo ci vuole”.

A che punto procede l’organizzazione in fase passiva?
“Ci stiamo lavorando tanto, così come proviamo sempre soluzioni contro le squadre che si chiudono. Poi è chiaro, le partite sono altre e quindi continuiamo con questo processo”.

Come giocherà la Roma?
“Possono esserci tante varianti, non solo il modulo, ma anche l’atteggiamento che avranno”.

Higuain può essere l’uomo chiave?
“Sì, può farlo. Riusciremo a creare palle gol, dobbiamo solo essere più cinici”.

Domani è una sorta di spareggio con Garcia?
“No, conta sempre la squadra e non l’allenatore. Non è una sfida tra me e lui, ma Napoli contro la Roma. Ci sono tante componenti”.

Il Napoli ha giocato 900 minuti in più della Roma. Questo ha influito sulla classifica?
“Non posso dirlo, per quanto mi riguarda, la mia squadra sta bene dal punto di vista fisico. Le motivazioni cambiano rispetto all’avversario, magari con il Milan sono più alte rispetto ad altre, o magari c’è il Mondiale che si avvicina. Questo dipende dalla testa dei giocatori, questo può succedere e noi dobbiamo essere bravi a gestire il gruppo”.

Higuain è indispensabile, ma chi lo sostituirà eventualmente?
“Lui è fondamentale, ha esperienza, ma questo non significa che non si possa giocare senza di lui. Abbiamo varie possibilità di segnare. A Livorno non ci siamo riusciti, quindi dobbiamo crescere anche senza di lui”.

In Primavera il Napoli tornerà ad esprimere una grande bellezza?
“Mi aspetto di rivedere la squadra al suo livello abituale, lo abbiamo fatto anche con Milan e Roma. Siamo preparati sotto ogni aspetto. I nazionali stanno tutti più o meno bene, possono giocare tutti”.

La differenza tra gli arbitri italiani e gli altri?
“In ogni paese ci sarà sempre chi è soddisfatto e chi no. Dobbiamo rispettarli e lasciarli tranquilli. Ognuno commette degli errori”.