Benitez: “Zapata, Pandev o Callejon possono sostituire Higuain. Lavoriamo sugli equilibri tattici, a Livorno dobbiamo partire bene”

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Rafa Benitez parla alla vigilia della sfida con il Livorno.

L’assenza di Higuain quanto può pesare?
“Chiaramente perdere un giocatore come Gonzalo è importante, ma dobbiamo puntare sulla rosa. Zapata, Pandev o Callejon possono fare bene”.

E’ una partita che può far crescere l’autostima?
“Dobbiamo sempre guardare il risultato. Con lo Swansea è stata una partita difficile ma abbiamo vinto e questo può dare fiducia. Ma anche con il Genoa avevamo fatto bene nel primo tempo. Credo che il discorso nostro sia questo: lavoriamo ogni giorno”.

E’ già il Napoli di Rafa Benitez?
“Ho sempre detto che l’allenatore è l’eterno insoddisfatto. Manca ancora tanto per migliorare. Siamo all’inizio di una fase di crescita. Parlando con amici che guardano le partite dall’inizio, tutti mi dicono che si vede la differenza. Facciamo meno errori in fase passiva e abbiamo personalità. Creiamo tanto in attacco. Oggi è un giorno per lavorare tatticamente, abbiamo fatto un quarto d’ora e la differenza si vede”.

Che segnale è stato qualificarsi nonostante le difficoltà tattiche?
“E’ importante confrontarsi con una squadra di un altro campionato per verificare le differenze di ritmo e di intensità. Lo Swansea gioca col 4-2-3-1 e lo fa benissimo. Il modulo non è la cosa principale, contano i meccanismi”.

Non è ancora riuscito a trasmettere qualcosa per trovare l’equilibrio?
“Con la Roma abbiamo giocato una partita spettacolare. Abbiamo attaccato e difeso bene: siamo ancora in una fase in cui dobbiamo crescere. E’ una questione di tempo. I nostri attaccanti hanno qualità e bisogna trovare l’equilibrio con il resto della squadra. E’ questa la mia difficoltà, dobbiamo essere solidi. Possiamo dirlo in ogni allenamento, però le caratteristiche dei nostri attaccanti non vanno mai messe da parte. Serve la giusta intensità. Possiamo farlo sempre, il problema nostro è aver perso giocatori importanti e questo sicuramente influisce. Abbiamo dovuto comprare Reveillere, non è stata una stagione facile per gli infortuni traumatici di lungo termine. Ma preferisco sempre giocare che guardare le sfide davanti alla tv”.

Come sarà l’approccio?
“L’atteggiamento spero sia quello giusto. Dobbiamo iniziare bene per avere fiducia. Se loro partono forte, dobbiamo avere carattere. Mi auguro che ci siano le risposte giuste”.

Cambierà l’atteggiamento delle piccole?
“Se una squadra si chiude, dobbiamo trovare lo spazio e girare palla, è questa la nostra difficoltà. Dobbiamo imparare a controllare le partite, non possiamo attaccare 90 minuti. Serve la pazienza nel gestire queste gare”.

Dove bisogna intervenire per la crescita del Napoli, sull’approccio fisico o psicologico?
“Contano le caratteristiche dei giocatori che abbiamo. Farlo sempre bene quando si giocano tante partite, non è semplice. Dobbiamo far capire ai giocatori cosa devono fare e avere le giuste motivazioni. Chiaramente è più facile quando affrontiamo le big. L’idea deve essere chiara a prescindere dal nome della squadra”.

Rifarà il 5-4-1?
“Non ho problema, dipende dal momento. Abbiamo lanciato un messaggio nuovo con una società e una squadra che cresce e vuole giocare un calcio offensivo. Ma se dobbiamo difendere, lo facciamo. Il modulo, comunque, è un falso problema: le squadre di vertice in Italia non lo hanno cambiato. Noi dobbiamo capire che se facciamo bene il 4-2-3-1 per gli avversari è difficile. Sono le componenti a dover migliorare”.

Cosa ne pensa degli arbitri italiani?
“Non ne dobbiamo parlare troppo. Posso chiedere ad ogni allenatore della serie A se loro ricordano episodi contro: lo faranno tutti. Dobbiamo lasciarli tranquilli, non mettiamo troppa pressione”.

Può giocare Duvan al posto di Higuain?
“Deve giocare partite, solo così possiamo valutarlo. Con Higuain, però, non è facile. Pandev ha fatto bene quando ha giocato. Quando è tornato Hamsik, ha avuto meno spazio. Può farlo pure Callejon”.

Callejon è il più utilizzato. Può riposare?
“Albiol, Callejon e Maggio stanno giocando tanto. Gestire la rosa non significa che devo cambiare sempre. Devo gestire il rischio infortuni, ma un difensore centrale può giocare cinque gare di fila. Callejon è stato squalificato e non andrà con la nazionale”.

Come sta Zuniga?
“Il ginocchio è un mistero. Gli manca la continuità quando si allena. Magari un giorno sta bene e dopo avverte fastidio. Dobbiamo aspettare come reagisce”.

Come si fanno a gestire tante partite?
“I nostri preparatori lavorano bene soprattutto con chi gioca meno in modo da avere un ottimo livello fisico. Henrique e Behrami possobenitezno migliorare”.

Domani 800 panchine, quale partita ricorda con più affetto?
“La finale della Champions, la vittoria è stata speciale. Perdevamo 3-0 e i nostri tifosi continuavano ad incitarci. E’ stata la finale della Champions più emozionante della storia”.