Cannavaro: “Il rigore a Milano non c’era, ma adesso guardiamo avanti”

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Castelvolturno – La parola a Paolo Cannavaro. Il capitano analizza la sconfitta di San Siro contro il Milan. “Il nostro sogno nel cassetto non cambia. C’è stata una battuta d’arresto, ma non dobbiamo farla così tragica come la sta dipingendo qualcuno. Noi siamo abituati a guardare sempre avanti, in questo momento del campionato è giusto farlo. E’ vero che dietro corrono, ma se noi facciamo i punti, non dovrebbero esserci problemi”. Il Napoli è reduce da due sconfitte di fila: “Sarà un’ulteriore prova di crescita anche se con il Villarreal non la meritavamo, quindi moralmente non è così. Dispiace per quello che è successo, finora non era mai capitato”. Domenica mancherà il Pocho Lavezzi: “E’ un giocatore importante con la sua velocità. Abbiamo fatto bene anche senza di lui. Siamo sempre alle solite. Quando si vince, possiamo farne a meno, quando si perde, è indispensabile”. Si parla dell’arbitraggio di Rocchi: “A me non piace parlare di queste cose. Vedere alcuni atteggiamenti non puniti, poi al Pocho hanno dato tre giornate, può dare fastidio. Ma non cerchiamo alibi, pensiamo soltanto al nostro gioco. Certo se si attenuasse la sudditanza psicologica, sarebbe meglio. Purtroppo c’è sempre. Alcuni in campo non vengono puniti, altri – invece – si trovano squalificati per aver detto delle sciocchezze. Il rigore? Abbiamo protestato tanto, nessuno se n’era accorto. Alcuni del Milan chiedevano il calcio d’angolo. E’ l’episodio che ha cambiato la partita, è ovvio che stavamo soffrendo, ma grossi interventi di De Sanctis non ci sono stati. Il fallo di Ibra? Era evidente. Dobbiamo anche fare i conti con gli avversari”. Il calendario nasconde comunque insidie: “Ce ne sono tante che si devono salvare, questo è sempre pericoloso. Il girone di ritorno è un altro campionato, alcune formazioni si giocano la vita. La lotta Champions? Juve e Roma sono dietro, mi concentrerei più su Lazio e Udinese. I friulani stanno facendo un campionato eccezionale. La partita più importante è domenica. Il Brescia si difenderà, la carica è tanta. Siamo sempre i soliti, abbiamo la rabbia positiva per conquistare subito un risultato importante”. Il San Paolo dovrà essere prezioso: “Parlo a nome di tutti. Rumoreggiare e fischiare significa fare un danno alla squadra, non solo al singolo giocatore. Bisogna sostenere tutti fino alla fine, poi si può anche criticare. Qualcuno è stanco? Ci pensa Mazzarri, è necessario. E’ stato fatto con il Villarreal ed era giusto fare questa scelta. Bisogna anche recuperare energie fisiche e mentali”. Cannavaro ha firmato fino al 2015: “Quattro anni per vincere lo scudetto? Magari. La società sta pensando ad un futuro prestigioso, spero di vincere qualcosa. Qui è difficile, ma sarebbe straordinario”. Milan e Inter possono essere ancora raggiunte: ” Non sono lontane. Ibra o Eto’o? Temo di più il primo. Il terzo posto? Ci crediamo come lo facevamo prima. Non è cambiato niente, sarebbe un traguardo eccezionale. Ora archiviamo la sconfitta e riprendiamo a vincere”. Della nazionale, non parla: “Forse succede qualcosa. Ripeto, può arrivare soltanto tramite i risultati di squadra”.