De Laurentiis incontra Malagò e De Magistris: “Rifaccio lo stadio solo se lo Stato ci tutela. Alfano metta in pista la legge inglese”

462

Aurelio De Laurentiis ha parlato soprattutto di stadio nel corso dell’incontro al Circolo Canottieri Napoli con il sindaco Luigi De Magistris ed il presidente del Coni Giovanni Malagò: “Ieri ho trascorso tutta la giornata nel delirio di un concetto molto cattolico e molto italiano della punibilità. Io sono stato sempre un paladino del riscatto, attraverso la coscienza dei propri limiti. Il nostro è un paese maleducato, ma nessuno ne prende coscienza. Con i miei film, ho criticato il paese. Quando ieri mi è stato detto che lo stadio sarebbe stato chiuso per Napoli-Inter, mi è venuta una vampata. Ho parlato con il Prefetto di Napoli, ho parlato con Panico, ho parlato con Alfano. Ci sono stati trenta cretini che hanno assaltato un commissariato, sono necessari dei distinguo. Bisogna colpire loro. Non siamo stati capaci di gestire la finale di Coppa Italia, Fiorentina-Napoli, e di governare il flusso degli olandesi in occasione del Feyenoord a Roma. Ci siamo fatti distruggere la Barcaccia. Se lo sport significa incontro e non scontro, se lo sport significa condivisione, io non ci sto più. Oggi ho parlato con il sindaco de Magistris e con Malagò. Ho detto che se non si applica la legge inglese, io lo stadio non lo faccio e non investo i miei soldi. Sto continuando i miei studi, sono pronto a cominciare i lavori l’1 luglio. Non mi tiro indietro, ma Alfano non deve parlare di Daspo, deve mettere in pista la legge inglese che ha ripulito il calcio. Non costruisco nuove strutture per farmele distruggere da chi viene allo stadio senza essere un cultore dello sport. Ci sto scommettendo la mia faccia e i miei soldi personali. Il Napoli più di tanto non fattura, quindi sono io che mi devo esporre. Questa è la mia idea inderogabile. Alfano deve voltare pagina, altrimenti non si va da nessuna parte. Quello che è successo a maggio, si è poi ripetuto poco fa. E cosa facciamo in caso di una nuova finale di Coppa Italia?”. Ha parlato anche Malagò: “Al Circolo Canottieri il premio sportivo più importante, che richiede tre requisiti: cento anni, successi a livello nazionale e internazionale, una storia alle spalle irreprensibile a livello sportivo e morale. Sono stato in visita a Ponticelli, ho visto il PalaVesuvio. C’è la Nippon che sta provando a qualificare quattro atleti per Rio. Il sindaco sa che stiamo chiudendo convenzioni per dare a federazioni e associazioni questi impianti. Abbiamo parlato del San Paolo, sono molto contento di quello che ho sentito dire. Non vedo l’ora che si comincino questi lavori. Faccio il tifo per Napoli e per il Napoli e per lo stadio San Paolo”.