De Laurentiis: "Mai parlato con Della Valle di Gilardino. Bianchi? Non ci interessa"

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Napoli – Aurelio De Laurentiis parla ai microfoni di Radio Marte durante il programma di Max Giannini. Inevitabile un punto sul mercato. L’argomento caldo è quello di Gilardino: “Noi studiamo i vari mercati sempre con la coerenza del mio progetto. E’ la squadra nel complesso che deve funzionare. Sto vedendo i Mondiali, a volte l’organizzazione tattica conta più del blasone. Le big – tranne l’Argentina – stanno deludendo. Ho parlato con Della Valle, ma per altri ambiti. Ci confrontiamo spesso a livello imprenditoriale con le nostre rispettive conoscenze, difficilmente discutiamo di calcio. Gilardino non mi interessa, è un grande attaccante, ma è già arrivato. Voglio una tipologia diversa di giocatore. Rolando Bianchi? Mi è stato proposto all’epoca dal presidente della Reggina, Foti, e io dissi di no. Stessa risposta quando ci ha provato, poco tempo fa, il suo procuratore. Penso ad altri elementi. Dobbiamo far crescere dei nuovi campioni. Stiamo seguendo tantissime piste, ma l’ordine di scuderia è non creare problemi a Mazzarri con il passato. Se abbiamo un esubero con 18 giocatori, dobbiamo sistemarli. Non si può partire in ritiro con una rosa di 38. Dobbiamo fare pulizia degli elementi che non servono e pesano sul bilancio e poi acquistare in base alle esigenze mie, di Bigon e di Mazzarri”. Una triade che funziona: “Il nostro allenatore è professionale e sa il fatto suo, Bigon è un direttore sportivo valido, io sono un imprenditore e dico ai tifosi di stare tranquilli. Stiamo lavorando per il futuro, ma il rispetto del budget è fondamentale. Tra un paio d’anni, i regolamenti saranno ristrettissimi su questo punto e non si può sgarrare”. Il Napoli parte da una buona base: “Se avessimo avuto Mazzarri dall’inizio e non avessimo subito qualche svista arbitrale, probabilmente saremmo arrivati terzi. Non dobbiamo sfasciare tutto, sarebbe assurdo. L’ho già detto, i fuochi d’artificio isolati non mi interessano. Per me sarebbe facile acquistare subito due giocatori per farmi pubblicità, ma sarebbe deleterio per il nostro progetto”. I programmi sono chiari: “Un conto è fare l’Europa League, un conto è la Champions. Ma per disputarla al meglio, dobbiamo acquisire esperienza in tal senso. I nostri calciatori capiranno come si affrontano le squadre all’estero. C’è una gestione differente, bisogna amministrarsi sia fisicamente che tatticamente, il giovedì e la domenica. E’ una crescita per tutto il gruppo. Così saremo pronti per cimentarci a certi livelli. Il campionato è sempre fondamentale”. Il futuro, insomma, è roseo: “Dico alla nostra gente di starci vicino, sono convinto che tutti insieme ci divertiremo. Dobbiamo essere tutti umili”. Cinque gli ‘azzurri’ al Mondiale: “Mi fa piacere. Abbiamo un grande portiere. Meriterebbe anche di giocare titolare. Domenica vedrò la partita da Capri, dobbiamo essere all’altezza contro la Nuova Zelanda”.