Gattuso: “Allan non si è allenato come dico io, non è convocato. Il Cagliari è una squadra che ci dà fastidio”

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Rino Gattuso parla alla vigilia della sfida con il Cagliari.

Come stanno gli infortunati?

“Milik ha un’infiammazione al ginocchio, Lozano ha una contrattura all’adduttore, Allan non è convocato perché non si è allenato come piace a me. Ha fatto delle gran camminate e quindi è giusto e che resti a casa. Koulibaly non è al 100%”.

Allan è scelta tecnica?

“Non voglio fare polemica. Non si è allenato come voglio io. Vediamo per la partita di Brescia, se si allena come dico io”.

Con quale faccia il Napoli scenderà in campo con il Cagliari?

“Si dorme anche poco. C’è tanto lavoro. Non riusciamo a spiegarlo neanche noi perché non ci esprimiamo con continuità. Dobbiamo interpretare le partite in un altro modo. Noi vogliamo giocare in un certo modo e dobbiamo metterci a disposizione per un certo tipo di calcio”.

Domani è una partita importante per avere un segnale di continuità?

“Noi non abbiamo bisogno di trovare stimoli per andare in Europa League o in Champions League. Noi oggi dobbiamo fare 40 punti e muovere la classifica. Sento dire che non abbiamo gli stimoli. Ne abbiamo tanti, siamo ancora in una zona pericolosa e dobbiamo crescere mentalmente. Noi non dobbiamo snobbare niente e giocare da squadra sempre. A volte non sembriamo una squadra dopo la prima difficoltà. In una partita ci stanno questi momenti. Contro l’Inter abbiamo palleggiato nel secondo tempo. Nei primi 10 minuti abbiamo sbagliato, ma eravamo pronti a recuperare palla. A San Siro abbiamo fatto il 46% di possesso palla, non abbiamo fatto alcun catenaccio”.

Alcune scelte rappresentano uno spartiacque della stagione. Non ci saranno più sconti?

“Dopo la fine del mercato bisogna pensare al Napoli 24 ore al giorno. Adesso ho 24-25 giocatori da gestire, non posso farlo con uno solo. Bisogna pedalare anche forte”.

Con Gattuso si è scoperto un Napoli con un’altra anima.

“Con il Milan ho fatto più di dieci partite senza subire gol. Per me il calcio sono due fasi. C’è quella di non possesso e quella di possesso. Ho commesso un solo errore, ho provato a giocare in fase di non possesso con una pressione ultra-offensiva. Quando ho capito che non potevamo farcela, ho cambiato. Dobbiamo decidere cosa fare quando non abbiamo palla. Dobbiamo essere compatti e non allungati. Questa squadra poi ha qualità quando ha la palla. Noi con il Lecce perdevamo le prime palle. Questo non è il problema solo della difesa”.

Cosa ne pensi del Challenger Var?

“Sono favorevole. Il calcio è cambiato per tutti. Penso che l’arbitro debba parlare a fine partita. È un professionista e deve spiegare le  sue scelte. Qualche giovane si mette in difficoltà da solo, perché deve andare al Var. L’arbitro deve parlare”.

Come stanno Manolas, Maksimovic e Luperto?

“Stanno benissimo”.

Come ha giocato Mertens?

“Può essere un valore aggiunto. Ha disputato una grande prestazione. Ci ha fatto giocare 4-5 volte con grande qualità. È un giocatore che vede la porta, è furbo e si sa muovere. Mi piace molto. Abbiamo perso tanto senza di lui, può fare tutto. Ha una furbizia incredibile”.

Che tipo di valutazione farai su Maksimovic, su Zielinski e Di Lorenzo?

“Ho dato due giorni a Manolas per la nascita della figlia. Quando hai una squadra che si allena al 100% e un giocatore non si allena, non è facile. Sapevo che avrei messo in difficoltà Koulibaly e Maksimovic. Ho visto che si allenavano bene, ma so di aver commesso un errore. Dovevano giocare, non basta che si allenino. Non volevo perdere di credibilità con i ragazzi perché Manolas non c’era. Dobbiamo aspettarli. Noi dobbiamo dare minutaggi a chi si allena bene. Valuteremo chi far riposare, abbiamo fatto una tabella con lo staff”.

Domani è una partita trappola?

“Il Cagliari fa un gioco che ci dà fastidio. A volte crossano, hanno sempre l’area piena. Recuperano bene palla. È una gara che può assomigliare a quella di Genova contro la Sampdoria. Dobbiamo fare attenzione”.

Ha mai avuto a che fare con una squadra così bipolare?

“Quando vado a letto, sono tranquillo. Siamo forti e facciamo tutto a mille all’ora, non mi danno mai modo di farmi sbroccare. Poi rimango sorpreso anche io e la notte non dormo più. Ho gli incubi. Ce l’ho una spiegazione. Dobbiamo pensare prima e non considerarci più forti degli avversari. A noi non piace aspettare e subire ma è proprio su questo aspetto che dobbiamo migliorare”.

È stato sorpreso da Elmas?

“Non mi sorprende. Parlo tutti i giorni con lui, sa che deve migliorare ancora. Deve imparare a stare nel campo, ha una forza incredibile e spesso corre a vuoto. Mi ha sorpreso la sua tecnica e come tratta il pallone. Ha la testa da calciatore, è un po’ permaloso, ma va bene così. Deve tirare su la testa quando sbaglia e continuare”.

Il suo Napoli deve essere operaio nella testa e nobile nei piedi?

“Vorrei un Napoli con una pressione ultra-offensiva, con la gamba di coprire tutto il campo. Mi piace questo Napoli, vorrei fare partite a campo aperto, ma oggi dobbiamo portare avanti un’altra strada”.

Maran spera di avere la svolta con il Napoli.

“Noi dobbiamo pensare alla nostra partita. Sarà molto difficile e noi ne abbiamo bisogno e dobbiamo dare continuità alla sfida con l’Inter. Voglio vedere la prestazione”.

Demme è fondamentale?

“Sì è importante. Mi piace anche Lobotka, cui manca un po’ di condizione. Demme fa tanti chilometri e ci dà equilibrio quando abbiamo palla. Mi aspetto tanto anche da Lobotka, dobbiamo essere bravi ad aumentare il minutaggio”.

Domani ci sono stimoli ulteriori?

“Assolutamente no. Dobbiamo pensare alla nostra classifica per cancellare gli errori commessi”.

Pensa che il Napoli possa ripartire dal tridente consolidato?

“Non lo so. Ho giocatori forti in attacco e decido partita dopo partita. In questo momento sto dando pochissimo spazio a Llorente che è un grande professionista. Meriterebbe molto di più. Giusto parlare solo di Lozano perché è costato 50 milioni, io faccio solo delle scelte e le faccio in buona fede. In Messico mi massacrano e va bene, ma io devo pensare al bene della squadra. Mi dispiace”.