Il Napoli è implacabile. Cannavaro condanna il Catania

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NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Grava, Cannavaro, Campagnaro; Maggio, Gargano, Pazienza (43′ st Bogliacino), Zuniga (11′ st Rinaudo); Hamsik (28′ st Cigarini), Quagliarella; Lavezzi. A disp: Gianello, Denis, Aronica, Rullo. All. Mazzarri
CATANIA (4-3-3): Andujar; Bellusci, Silvestre, Spolli, Augustyn; Izo (32′ st Morimoto), Biagianti, Ricchiuti (22′ st Delvecchio); Martinez, Maxi Lopez, Mascara. A disp: Kosicky, Terlizzi, Ledesma, Moretti, Sciacca. All. Mihajlovic.
ARBITRO: Valeri di Roma 2
RETI: 6′ st Cannavaro
NOTE: espulso Mihajlovic al 44′ st per proteste. Ammoniti Cannavaro, Quagliarella, Gargano, Spolli, Augustyn, Delvecchio. Angoli 13-3. Recupero 0′ pt, 3′ st. Spettatori 35mila circa.
E’ tornato il Napoli. Quello che incanta e diverte. E naturalmente vince. Juventus giovedì e adesso Catania. Sei punti di filato per tornare protagonisti nel finale di campionato. L’emblema è Paolo Cannavaro. Gol e cuore immenso. Decide il capitano. Tre punti di platino che valgono la piena bagarre europea con Palermo, Juventus e Sampdoria. E in copertina ci vanno praticamente tutti. Hugo Campagnaro è l’idolo del San Paolo. “Hugo, Hugo”, urla Fuorigrotta. Praticamente perfetto soprattutto quando Mazzarri lo sposta a sinistra. Incanta pure Lavezzi. Assist al bacio e la certezza che è quasi indispensabile. Il Napoli s’esalta nella ripresa. Copione già visto giovedì. Primo tempo all’insegna del tatticismo più esaperato. Perché il Catania è davvero molto attento. Mascara e Martinez larghissimi per bloccare la manovra del Napoli sulle corsie esterne, Biagianti segue come un ombra Hamsik che spesso retrocede in posizione centrale. C’è poco spazio, insomma, per affondare. Mazzarri allarga Quagliarella a sinistra per tentare l’isolamento con Bellusci. Lavezzi combatte contro Silvestre e Spolli, ma è davvero difficile sfondare. Nove dietro la linea della palla. Il Catania bada al sodo, là davanti c’è il solo Maxi Lopez che fa a sportellate con Cannavaro. Il Napoli non trova il cambio di marcia. Pazienza s’occupa di Ricchiuti, Gargano è poco incisivo. E così le azioni scarseggiano. Il brivido maggiore lo regala il Catania al 3′: traversone di Spolli su calcio d’angolo. Il Napoli ha solo due fiammate: al 4′ la girata di Quagliarella in area, al 32′ il diagonale del Pocho che Andujar devia in angolo. Catania protagonista ancora al 33′ con il colpo di testa di Martinez che all’improvviso taglia al centro. Tutto qui. Troppo poco. Ecco perché nella ripresa, il Napoli si scatena. Copione già ammirato con la Juve. Sei minuti appena e il San Paolo finalmente esplode. Cross di Lavezzi dalla destra, velo di Quagliarella, Cannavaro c’è e finalmente segna il suo primo gol con la maglia azzurra in serie A. Napoli scatenato. Perché vuole chiudere i conti. Pressione costante per almeno mezz’ora. Hamsik (15′) calcia di sinistro dopo una bella combinazione tra Quagliarella e Lavezzi, Cannavaro sfiora addirittura la doppietta a l7′, Handujar con un miracolo dice no. Il portiere argentino si ripete al 27′ su Campagnaro. Un minuto più tardi autentico tiro a bersaglio, ci provano Hamsik, Quagliarella, Cannavaro e Rinaudo che lamenta un tocco di mano. Il Catania si fa vivo al 36′: apertura di Biagianti per Mascara, assist per Morimoto, De Sanctis blocca. Finisce così. Tripudio.