Il Napoli non molla mai. Come vogliono Mazzarri e le due curve

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Walter Mazzarri ha plasmato il Napoli a sua immagine e somiglianza. In tutto e per tutto. E’ un Napoli che ha un’anima, quella richiesta dal tecnico sin dal giorno del suo arrivo, è un Napoli che ha carattere da vendere, è un Napoli che non molla mai. Come pretende Mazzarri e come chiedono da sempre i ragazzi delle due curve, i ragazzi che sono stati i primi a non mollare mai. Non hanno mollato il Napoli neanche quando fallì e quando incredibilmente fu costretto a giocare in C1. Quei ragazzi seguirono il Napoli nelle località più difficili da raggiungere, si sottoposero a sacrifici di ogni genere per essere accanto ai propri benimini nei momenti più ostici ed insidiosi della storia calcistica partenopea.
Il Napoli che non molla mai piace al di là del risultato. Il risultato conta, ma contano quasi in egual misura la prestazione, l’intensità, lo spirito battagliero. E questi requisiti, più o meno, li hanno tutti gli uomini di Mazzarri. Non a caso uno dei big in tal senso è Gianluca Grava che non ha i piedi del fuoriclasse, ma impersonifica il prototipo del calciatore che tutti amano: battagliero, onora sempre la maglia. In coppa Italia c’è stato un ampio turnover, ma, al di là del risultato, abbiamo visto la squadra esprimere il gioco consueto, abbiamo notato che gioca quasi a memoria al di là di chi va in campo. A dimostrazione di un lavoro intenso, quotidiano che Mazzarri ed i suoi collaboratori svolgono da tempo.