In 20mila per l’ultimo saluto a Ciro. De Laurentiis: “La sua morte serva a far ripartire il calcio”. De Magistris: “Chi ha sbagliato paghi”

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Una folla oceanica, almeno 20mila persone, ha reso l’ultimo omaggio a Scampia a Ciro Esposito. Enorme commozione e compostezza ai funerali del giovane tifoso del Napoli, morto dopo 50 giorni di agonia in seguito agli incidenti che hanno preceduto l’ultima finale di Coppa Italia. Ai funerali una folta delegazione del Napoli – Aurelio De Laurentiis, Gianluca Grava e Lorenzo Insigne –, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il sottosegretario Gioacchino Alfano, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e tanti esponenti del tifo organizzato di numerose squadre d’Italia e d’Europa.  Presenti pure i cantanti Nino D’Angelo ed Eugenio Bennato, mentre Gigi D’Alessio ha inviato una corona di fiori. Coperta da sciarpe e maglie del Napoli e di altri club, la bara di Ciro è stata portata a spalla da alcuni amici tra cori da stadio e slogan in suo onore.  “Ringrazio tutti quelli che ci sono stati vicino. In ogni persona vive una parte di mio figlio Ciro”, ha esordito mamma Antonella Leardi, capace di dare ancora una volta l’ennesima lezione di dignità e di coraggio. Quindi Aurelio De Laurentiis, che non ha trattenuto le lacrime: “In questa Italia scorretta, in questo Paese corrotto, da questo luogo così difficile come Scampia, mamma Antonella non ha perso nella tragedia i veri valori morali. Che valore ha aver vinto quel trofeo il 3 maggio? I trofei si vincono a testa alta. Quella sera è morto il calcio italiano. Noi siamo divisi da troppi campanilismi, quando siamo figli della stessa terra. In nome di Ciro deve ripartire la riscossa civile”. Quindi il presidente del Coni Giovanni Malagò: “Ne ho viste tante di celebrazioni, ma quello che conta è domani, tra un mese, tra un anno. Mamma Antonella ha dato una lezione di vita in tutto. Ci sarà un premio Ciro Esposito per chi onorerà al meglio i valori della vita”. Parola a Luigi De Magistris: “Oggi nel cuore e nel corpo di ogni napoletano c’è Ciro. Da domani fierezza, dignità e coraggio della famiglia di Ciro. No all’odio e alla vendetta. Sì alla giustizia. Devono pagare tutti, l’ordine pubblico non ha funzionato”.

Dela