Pacileo e Mollichelli ricordano il secondo scudetto: "Monetina non decisiva"

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Napoli – Si avvicina il ventennale del secondo scudetto (29 aprile 1990) e Marte Sport Live lo ricorda con due firme d’eccezione de ‘Il Mattino’, Peppe Pacileo e Adolfo Mollichelli. “La monetina che colpì Alemao – dice Pacileo – non fu decisiva. Capisco le lamentele del Milan, ma il Napoli ce l’avrebbe fatta lo stesso. Secondo me quella squadra, non giocava grandi partite, era più forte il Napoli del primo scudetto che vinse gare memorabili in trasferta contro Roma e Juventus”. C’è anche un rammarico: “Si poteva vincere addirittura di più – dice Mollichelli – quel gruppo era fortissimo”. La stagione 1987/88 è sempre una ferita aperta: “Si sono rotte le ‘giarretelle’ – continua Pacileo – tra Bianchi e Bagni che era il giocatore che gestiva i rapporti tra l’allenatore e lo spogliatoio”. Pacileo chiude con un commento su Calciopoli: “Trovo divertente la difesa di Moggi: visto che anche altra gente parlava con i designatori, si cerca di giustificare il direttore generale della Juventus. Tutti colpevoli, nessun colpevole, questo è il principio. E’ un modo un po’ fantasioso di ragionare, se sbagliano in mille, pagano in mille. Gli imbrogli nel calcio ci sono sempre stati. Tre società hanno sempre fatto la voce grossa e indovinate quali sono? Quelle che hanno vinto più scudetti di tutte”.