Santacroce: "Ho detto a Balotelli di venire a Napoli se non si trova bene all'Inter"

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Napoli – Fabiano Santacroce parla ai microfoni di Marte Sport Live del lungo calvario che lo ha colpito: “Con il Bari è stato un secondo esordio, era tanto che non giocavo”. Ma è andata bene: “Ero molto teso ed emozionato”. Mazzarri lo ha elogiato: “Le sue parole mi hanno fatto piacere, ma cerco di restare concentrato e pensare al mio lavoro”. La difesa a tre lo esalta: “Ci vado a nozze, è un sistema di gioco che si sposa con le mie caratteristiche. Spero di essere al più presto al 100% e regalare qualche prestazione di livello, mi piacerebbe restare a lungo con lui, le sue squadre si esprimono bene e divertono. Sono già a Castelvolturno per delle terapie, ho qualche fastidio. Niente di grave, mi devo abituare a questi problemini”. Adesso si punta in alto: “Noi vogliamo vincere ogni partita per conquistare qualcosa d’importante”. In questo periodo ha sofferto tanto: “Mi sono rivisto alcune partite. La mia preferita? Quella con la Juve, duello fantastico con Trezeguet. Poi abbiamo perso, ma la ricordo come una delle migliori. In questi mesi ho anche imparato a gestire meglio il mio fisico, questo è l’unico lato positivo”. Assieme al suo rapporto con i ragazzi della Primavera. Quando ha giocato con la Reggina, ha promesso a tutti una pizza: “Alla fine del primo tempo contro la Reggina, avevo detto che li invitato a cena se avessimo vinto la partita. Segna Umberto Varriale e mi ha urlato ‘pizza e birra’. Ho pagato la mia scommessa e ci siamo divertiti. L’anno prossimo? Spero di essere impegnato il mercoledì sera. Scherzi a parte, sono molto legato al settore giovanile. Ricordo Stefano Borgonovo, mi ha insegnato tantissimo. Mi teneva tanto tempo insegnandomi l’anticipo, è davvero un grande. I gol? Li faccio solo in allenamento. Sono il bomber del mercoledì”. Santacroce abita al Villaggio Coppola. Tra i suoi vicini, il diesse Riccardo Bigon e Jimmy Hoffer: “E’ difficile parlare con lui. Ci provo con un tedesco dall’accento napoletano”. Eppure Santacroce ha origini brasiliane: “Non ci sono mai tornato. Mi piacciono molto i cibi sudamericani che mi cucina mia madre, ma mi sento a tutti gli effetti italiano”. Domenica c’è il Cagliari: “E’ la nostra bestia nera, partite incredibili in questi anni. Non abbiamo mai vinto. Stavolta dobbiamo riuscirci”. Santacroce è amico di Mario Balotelli: “Ne parlerò sempre bene. E’ molto giovane e si trova in una realtà come quella dell’Inter che può essere sempre difficile. E’ molto spontaneo, i suoi gesti non sono dettati da cattiveria. E’ fatto così. Essere fischiato, quando la squadra vince 3-1, non è una cosa bella. Deve imparare a gestire le sue reazioni. Ho detto a Mario di venire a Napoli, l’idea gli è piaciuta molto. Ho tentato di strappare questo contratto, ne abbiamo parlato durante Napoli-Inter. Ovviamente non è facile, adesso deve finire la stagione e poi capire cosa vuole fare”. Futuro da costruire, insomma. Anche per Santacroce è lo stesso: “Non so cosa aspettarmi. Dico solo che voglio rimanere qua il più a lungo possibile. Sto bene, ho anche una fidanzata napoletana. Il boato del San Paolo è incredibile, mi è mancato tanto in questi mesi. Spero di riviverlo al più presto”.