Sarri: “Allan e Chiriches non ancora al top, Higuain unico che può giocare sempre”

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Maurizio Sarri presenta in conferenza stampa la sfida tra Napoli e Sampdoria.

Dopo il ko col Sassuolo, che Napoli devono aspettarsi i tifosi?

“Non penso sia  stato solo un problema di tenuta fisica, sarebbe troppo poco quello che abbiamo fatto, non si può finire la benzina dopo 20’. Dobbiamo crescere sotto il profilo della personalità, della cattiveria, della capacità di tenere in mano le partite e di chiuderle. Anche se è vero che dal punto di vista fisico non siamo ancora in grande condizione”.

Per Sarri è la prima al San Paolo, cosa chiede al pubblico?

“Veniamo da una sconfitta e quindi sarebbe importante che il pubblico dia una mano alla squadra. Dobbiamo essere noi a trascinare i tifosi, se ci metteremo determinazione e agonismo non ci saranno problemi”.

Che avversario è la Samp?

“Hanno giocatori rapidissimi negli spazi stretti come Eder e Muriel, hanno iniziato la preparazione in anticipo, hanno fatto fatica alla prima ma poi si sono espressi bene. Hanno fatto un primo tempo impressionante contro il Carpi, sono in forma ed è una difficoltà in più per noi. Nel secondo tempo col Carpi forse hanno mollato un po’, ma è normale”.

Che tipo di attacco ha in mente?

“Gabbiadini ha sofferto un po’ la preparazione, comincia a dare segnali di crescita e sarà preso sicuramente in considerazione. Mertens è molto bravo nell’uno contro uno, Callejon dà più profondità. Ci sono tante partite in calendario, non ci saranno problemi, giocheranno di volta in volta tutti”.

Il Napoli è attrezzato per affrontare tre competizioni?

“In certe zone del campo sì, in altre un po’ meno. A centrocampo ad esempio non siamo tantissimi, vediamo però l’evoluzione di Dezi: se rimane, tra un mese potrebbe essere in grado di giocare. In tutti i posti dove sono stato ho tirato fuori dalle giovanili giocatori che sono diventati importanti”.

Col Sassuolo è mancato equilibrio, colpa anche del modulo?

“Per il futuro non lo so, dipenderà dalle evoluzioni. Per il momento però sarebbe delittuoso abbandonare un modulo dopo la prima partita. Bisogna essere aperti con la testa e valutare nel lungo periodo, oggi però mi sembrerebbe di buttare al vento tutto il lavoro fatto. Anche col Sassuolo, in fondo, non abbiamo concesso molto. Abbiamo accusato soltanto un periodo di sbandamento da cui ci eravamo ripresi, proprio in quel momento abbiamo subito il secondo gol”.

A che punto è la costruzione di una fase difensiva efficace?

“Ci stiamo lavorando molto, in certe letture che ci danno 1-2 secondi di tempo per organizzare delle azioni siamo a buon punto, soffriamo ancora invece in situazioni come quelle che si sono verificate col Sassuolo. A livello d’ordine abbiamo fatto dei passi in avanti, fin quando i movimenti non saranno automatizzati potremmo sempre soffrire un po’”.

Allan può giocare?

“La scorsa settimana mi sembrava spento dal punto di vista fisico, in settimana ha dato piccoli segnali di miglioramento. Ha fatto mezza preparazione ad Udine e mezza con noi, con due metodologie diverse e questo può averlo danneggiato. Vediamo se sarà pronto per domani o per la prossima. Oggi non è ancora l’Allan dell’Udinese dell’anno scorso”.

Ci saranno tanti cambi rispetto al Sassuolo?

“Chiriches non è ancora al 100%, anche Ghoulam ha lavorato molto dal punto di vista difensivo. Con un altro piccolo percorso può darci una mano, fino a questo momento ha difeso in maniera completamente diversa da quello che gli chiedo, bisogna avere un po’ di pazienza. In questo momento faccio le scelte anche tenendo conto della condizione fisica, l’unica eccezione riguarda Higuain”.

Come sta il Pipita, ha i 90’ nelle gambe?

“Sta come gli altri a fine luglio-inizio agosto. Deve lavorare ancora un po’ per mettersi alla pari”.

Valdifiori sarà sostenuto da un incontrista?

“Ad Empoli non lo è mai stato, è abituato a non avere grandi incontristi incontro e per caratteristiche tra luglio, agosto e inizio settembre ha sempre fatto grande fatica. La prima volta che l’ho allenato ho dovuto sostituirlo al 18’ perché faceva fatica. Se tutti migliorano nella fase difensiva non c’è bisogno di grandi incontristi in mezzo al campo. Chiaro che se andiamo in tutti i campi con questa propensione a voler fare la partita, ogni volta che sbagliamo un appoggio possiamo subire delle ripartenze”.

Sempre della stessa opinione, con il 4-3-3 si perde il baricentro?

“Sì, abbiamo provato e riprovato sia con il 4-3-1-2 che con il 4-3-3 e nelle sessioni con il 4-3-3 si perdevano 20 metri di baricentro. Non posso dare ai ragazzi la sensazione di aver scherzato fino ad oggi, bisogna fare delle valutazioni più avanti nella stagione”.

Quanto tempo ci vorrà per acquisire gli automatismi giusti?

“È un po’ come passare dall’Iphone al Samsung, come ho fatto io. Si cambia completamente modo di lavorare e questo può comportare dei problemini in avvio. Ho notato una cosa: ci alleniamo a ritmi notevolmente più alti rispetto a quelli che abbiamo trovato in partita, una circostanza curiosa che mi ha fatto riflettere”.

Dopo due mesi di lavoro, che tipo di idea si è fatto su Insigne?

“Rispetto a Saponara, che pure veniva da due stagioni giocate da esterno prima che lo prendessi io, ha caratteristiche diverse ma vorrei vederlo al 100% prima di giudicare le sue prestazioni. Non è ancora al top e viene da una stagione in cui ha giocato pochissimo ed ha subito un’operazione. Che possa essere devastante non ho dubbi, sono convinto che possa fare la differenza”.

Napoli favorito nel girone di Europa League?

“Abbiamo avuto la fortuna di non incrociare squadre blasonate come il Liverpool o altre, ma abbiamo beccato squadre di sostanza. Il Bruges è uscito ai quarti dell’Europa League da imbattuto, il Legia è secondo in campionato e i danesi hanno eliminato il Southampton. Non è un girone di grandi nomi ma di buona sostanza”.