Sarri: “Dobbiamo pensare solo al Genoa. Io alla Juve? Farò causa al giornale”

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Maurizio Sarri parla alla vigilia della sfida con il Genoa.

E’ la vigilia del match con il Genoa

“Si parla di Napoli-Genoa oppure me ne vado e parlo martedì”.

Come è stato difficile preparare questa partita?

“Non lo è se i giocatori pensano soltanto alla gara. Per noi questo è fondamentale, senza retro pensieri. Perché col Genoa sarà una sfida difficile. E’ una squadra fisica che riesce a sporcare le partite, fa duelli in ogni zona del campo. La lucidità si trova soltanto se siamo consapevoli di quello che facciamo. L’approccio è fondamentale”.

Quanto è contento di veder giocare il suo Napoli così?

“A Bologna abbiamo fatto una buona fase offensiva, ma non una buona fase difensiva concedendo quattro occasioni agli avversari. Siamo in una stagione in cui prendiamo qualche gol di troppo. Non commettiamo tanti errori, ma sono grossolani e ci costano qualcosa”.

Le fa un po’ rabbia vedere la Juventus a+9?

“Questo non è pugilato. Le vittorie ai punti non contano, bisogna conquistare i punti sul campo. Possiamo essere esteticamente più godibili,  ma gli altri conquistano più risultati”.

Le piccole rappresentano ancora un problema?

“Il Napoli deve riuscire a trasformare la supremazia in risultati. Questo è frutto di mentalità e di concretezza. Noi evidentemente non siamo ancora maturi per certi traguardi. La crescita comunque è ancora possibile, il nostro gruppo è giovane”.

Il Napoli si giocherà tutti gli obiettivi in un mese. Che ne pensa?

“Sono concentrato sul Genoa. Poi vedremo cosa accadrà tra 30 giorni. E’ un momento di calendario mostruoso, ma lo affronteremo quando ci avvicineremo. E’ impossibile dire come staremo tra un mese”.

Domani mancheranno Hysaj e Callejon. Saranno gli unici due cambi?

“Domani  pensiamo al Genoa, poi capiremo cosa fare nelle prossime. Abbiamo ancora due allenamenti, le soluzioni sono molteplici: si può decidere di cambiare ruolo a tutti i giocatori davanti, oppure inserirne uno solo”.

Come sta Pavoletti?

“Si sta allenando con continuità. Non è uno di quei giocatori brillanti e leggeri, è solido e muscolare. Ha bisogno di un po’ di tempo. La sensazione è che stia leggermente crescendo. Non sta benissimo e avrebbe bisogno di minuti in campo ma noi non possiamo concederne a chi non è al top della forma”.

Sta pensando di inserire la punta centrale?

“La considerazione può essere duplice. Il Genoa può chiudersi e quindi c’è bisogno dell’attaccante forte fisicamente, ma con i tanti duelli, potrebbe essere il caso di inserire elementi capaci di saltare l’uomo”.

In difesa ha cambiato spesso per infortuni. Ha influito?

“Il rendimento è positivo in fase passiva. Siamo la seconda squadra per occasioni concesse. Abbiamo commesso disattenzioni grossolane. Poi abbiamo perso anche dei giocatori, come Ghoulam, Chiriches, Albiol e Koulibaly. Siamo riusciti ad ovviare a certe difficoltà”.

Giovanni Simeone e Adel Taarabt possono creare problemi al Napoli?

“Taarabt è rientrato in Italia ora e sta giocando poco, Simeone è un attaccante giovane che ha caratteristiche importanti. E’ forte in area di rigore, è forte nell’attacco della profondità. Sembra uno dei prospetti più importanti e può crearci delle difficoltà”.

Quanto sarà pesante rinunciare a Callejon domani?

“Callejon è un giocatore importantissimo per noi. E’ stato importante non solo nella mia gestione. Un allenatore rinuncia mal volentieri ad un campione come lui. Può essere salutare in questo momento, anche se ha tempi di recupero impressionanti. Mi fa piacere che si diverta, così c’è entusiasmo e quindi si conquistano risultati positivi. Abbiamo un rapporto schietto, così sono fatto. Dissi ai giocatori il primo giorno che erano un gruppo triste e in poche settimane l’umore dello spogliatoio è cambiato. Con Callejon abbiamo avuto un rapporto franco, lui non era neanche sicurissimo di rimanere, poi dopo una settimana ha cambiato idea”.

De Laurentiis ha detto che è monogamo. Il suo contratto le consentirà di arrivare alla dimensione di grande squadra oppure ci sarà un aggiornamento continuo con il presidente?

“L’aggiornamento continuo non ha senso. Se ho una squadra giovane, ho l’obbligo di farli crescere. Il resto sono discorsi. A noi farebbe piacere vincere qualcosa, ma c’è soddisfazione nel migliorare una squadra. Il nostro mercato è stato palese, abbiamo preso giovani che hanno talento e devono costruire una mentalità da grandi giocatori. Poi ovviamente i giocatori di grande talento fanno gola a tutti e il calcio italiano fa fatica a trattenerli”.

Lei vuole garanzie?

“Non farei mai rimanere un giocatore scontento. Se il calcio italiano è ridotto così, è colpa di tutti. Abbiamo sorvolato su tante cose. Una volta eravamo il top, ora siamo il terzo mondo calcisticamente parlando”.

Allegri e Spalletti hanno parlato del loro futuro. Lei cosa dice?

“Un giornale ha scritto che mi sono incontrato con la Juve, ma ho già contattato il mio avvocato. La notizia è falsa, farò causa a questo giornale”.