Sarri: “Il sogno scudetto? Dobbiamo vincere le partite. Non siamo in crisi atletica”

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Maurizio Sarri parla alla vigilia della sfida con il Chievo.

Il Napoli ha segnato meno nelle ultime quattro gare. C’è un appannamento?

“Nel mese di febbraio abbiamo creato 29 occasioni da gol e subite 13. Poi possono esserci dei momenti in cui la percentuale realizzativa è minore. In Italia si dice sempre che il problema è fisico. Leggo i dati: ogni giocatore ha percorso 12mila metri. Abbiamo avuto un solo problema, non abbiamo sfruttato le occasioni. Abbiamo concesso poco, ma abbiamo subito qualche gol di troppo. C’è stata anche sfortuna: una deviazione, un cross all’incrocio dei pali, una punizione da chi non ne aveva mai segnate. Contro la Fiorentina siamo usciti alla grande, nel secondo tempo potevamo anche vincere la partita. Ce l’hanno riconosciuto pure gli avversari che sono in lizza per il secondo posto diretto. I giocatori non sono neanche stanchi perché dobbiamo considerare anche i minuti della Coppa”.

Può essere il momento giusto nella corsa scudetto?

“I ragazzi hanno sempre parlato di sogno. Per provarci conosco un modo solo, dobbiamo vincere le partite contro una delle squadre che ha vinto di più in trasferta. Il resto è una conseguenza, se ci riusciamo, ci stiamo provando. La sfida con il Chievo è difficile. Ha buoni numeri in trasferta, quindi è una partita non così semplice. Dobbiamo fare la nostra prestazione e il risultato positivo, il resto è una naturale conseguenza. Noi non possiamo aspirare a questo in maniera normale, per noi deve essere un sogno. Con il nostro budget e con i nostri stipendi, se si parte per vincere il campionato è da pazzi”.

Maradona ha parlato bene di lei. Che ne pensa?

“Se Maradona parla bene di me è un motivo di soddisfazione enorme. Andai a vedere il ritiro a Reggello, questo fa capire l’ammirazione che avevo per lui”.

Alla luce dei dati, è lecito sostenere che si può sognare a marzo?

“Il sogno non lo comandi. Siamo reduci da un mese in cui non sono venuti i risultati e abbiamo affrontato squadre forti. Per noi non cambia nulla. Dobbiamo avere la stessa mentalità di prima senza avere tanti pensieri. Abbiamo giocato contro la Juve, contro il Milan, contro il Villarreal e con la Fiorentina e il livello di difficoltà era alto. La prestazioni sono state superiori rispetto ai punti raccolti. Andiamo avanti a testa bassa senza fare troppi calcoli”.

Il Napoli è stato campione d’inverno, poi ha perso la vetta. Cosa si sente di dire al tifoso che ora è costretto ad inseguire la Juve?

“Deve stare tranquillo, noi ce la metteremo tutta. Daremo il 101%, vedremo cosa riusciremo a conquistare. Mi dà fastidio quando si parla solo del risultato e non delle prestazioni. Non si può cambiare idea per un tiro deviato, ma questo fa parte del gioco. Il mestiere del commentatore è il più bello del mondo”.

Il suo modo di fare calcio può prendere piede in Italia rispetto a quello utilitaristico?

“La Juve è una squadra bella, tosta e solida e quindi conquista risultati. Mi fa piacere che la Lega certifichi Fiorentina-Napoli come la gara più bella dell’anno. Mi auguro che vinca una di queste squadre. Io a Firenze mi sono divertito, quindi vuol dire che la sfida regala emozioni. E’ fondamentale anche per le televisioni. Ci vorrebbe maggiore apertura mentale”.

Quanto le è piaciuto l’atteggiamento del Napoli nelle difficoltà avute a Firenze?

“Ce le siamo create le difficoltà, per il resto abbiamo sbagliato qualcosa perdendo metri di baricentro. Nel secondo tempo ci siamo alzati di 9 metri, quasi 10 e questo ci ha portato dei benefici enormi, come poi è accaduto. Se avessimo raggiunto questo equilibrio nel primo tempo, avremmo collezionato diverse occasioni”.

Quanto può essere un vantaggio giocare una competizione?

“Un solo impegno settimanale ci potrà portare benefici dalla prossima. Abbiamo giocato lunedì e abbiamo avuto solo quattro giorni, i primi due sono delicati per chi ha giocato. Dalla prossima settimana avremo gli allenamenti regolari e questo ci può portare benefici soprattutto dal punto di vista mentale. Poi possiamo preparare meglio le gare. L’utilizzo degli uomini dipende dai problemi dei singoli, vediamo chi fa meglio e chi va dentro”.

Lopez ha giocato al posto di Allan. Può arrivare il momento di Chalobah?

“David magari ha meno inserimenti, ma è tra i più dinamici, Chalobah ha vissuto un momento particolare e quindi ha saltato degli allenamenti. Abbiamo dato priorità all’aspetto umano piuttosto che a quello professionale. Ora da qualche giorno sta lavorando completamente con noi e anche a Firenze è andato a scaldarsi perché avevo la sensazione che si potesse segnare. L’avrei voluto mettere dopo il vantaggio, poi non abbiamo segnato. E’ sicuramente cresciuto dal punto di vista dell’ordine tattico”.

Il campionato si deciderà nelle prossime cinque gare?

“Se i miei giocatori la pensassero così, saremmo morti. Dobbiamo pensare al Chievo”.

Che ne pensa delle polemiche social che hanno riguardato un giocatore?

“Non ho i social, in generale dico che è più facile scagliarsi contro Sarri che contro altri”.

Come sta Higuain?

“L’ha dimostrato a Firenze, ieri ha fatto un grande allenamento e mi lascia sperare molto bene”.