Sarri: “Non dobbiamo sottovalutare la Dinamo, non contano i calcoli ma giocar bene”

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Maurizio Sarri parla alla vigilia della sfida con la Dinamo Kiev.

 Sarà un vantaggio conoscere il risultato di Istanbul?

“Non penso che ci possa condizionare. Noi domani abbiamo un obiettivo senza fare troppi calcoli. La partita decisiva con grande probabilità sarà la prossima a Lisbona contro il Benfica. Domani dobbiamo fare risultato. E’ una squadra difficile da affrontare. In trasferta finora ha perso una sola volta, quindi sarà una gara complicata. Sappiamo che sarà difficile. Noi dobbiamo fare risultato. Spero che la squadra non si concentri solo su questo, altrimenti potrebbe innervosirsi. Dobbiamo pensare alla prestazione e il resto verrà da solo”.

 Gabbiadini sarà disponibile?

“Ieri è rientrato ad allenarsi con i compagni, vediamo gli ultimi due allenamenti e capire in che condizioni si trova. Ha fatto 15-16 giorni di inattività, ma sta uscendo dall’infortunio”.

 C’è la possibilità di vedere Albiol?

“Dalla partita di sabato a questa, ci sono quattro allenamenti. E’ già un bel passo in avanti. Ha lavorato in maniera importante”.

 Qual è la l’insidia principale di domani?

“L’avversario non va sottovalutato. La Dinamo Kiev ha qualità tecniche di ottimo livello e giovani importanti. E’ una squadra difficile da affrontare, come lo è stata per le altre. A Lisbona hanno perso 1-0, ad Istanbul hanno pareggiato meritatamente. Ci vuole grande lucidità nel preparare la partita senza rischiare di correre il rischio di sottovalutare una squadra forte”.

 Diawara può giocare dall’inizio? Quanti cambi farà?

“Dipende dalla stanchezza dei giocatori. Su Diawara dipende dalle scelte che faremo a centrocampo. E’ preso in considerazione perché sta facendo prove di ottimo livello”.

 La sfida di Udine è la cartina di tornasole di una squadra che si sta ritrovando?

“Dal punto di vista del gioco non abbiamo mai giocato un brutto calcio. Siamo stati condizionati dagli errori. Non credo che la squadra sia mai stata in difficoltà, poi chiaramente il risultato influisce nel giudizio, ma le prestazioni sono sempre state di ottimo livello. Abbiamo sofferto per una serie di errori dovuti alla sfortuna. Abbiamo sempre pensato al gioco e non ci siamo mai snaturati, questo è stato importante”.

 In cosa il Napoli deve migliorare?

“Dobbiamo concentrarci sulla fase difensiva perché qualche gol in meno ci fa comodo. Miglioriamo il dato delle reti subite, è questo il nostro step. A volte l’errore è rimediabile, altre no. Il gol di Udine, ad esempio, era evitabile. Ci sono ancora dei passi notevoli da fare. Dal punto di vista della mentalità, invece, stiamo crescendo, ma dobbiamo spazzare via quel residuo di superficialità che ci è rimasto”.

 La ricetta per la fase offensiva è il secondo tempo di Udine?

“E’ la nostra soluzione quando giochiamo con il tridente leggero. Il vantaggio iniziale ovviamente ci ha favorito. Secondo me abbiamo giocato bene pure nel primo tempo con un ottimo palleggio. I nostri tre attaccanti sono rapidi, veloci e tecnici: devono giocare il meno possibile spalle alla porta”.

 La Dinamo è solo Yarmolenko, oppure c’è altro?

“E’ un grande giocatore, ma la forza della Dinamo non è soltanto lui. E’ una squadra in cui Yarmolenko è un fiore all’occhiello”

 I tanti giovani della Dinamo rappresentano un vantaggio per il Napoli?

“Alcuni sono molto forti e quindi dobbiamo stare attenti. I giocatori sono forti o scarsi, non giovani o vecchi”.