Sarri: “Poche squadre faranno punti al San Paolo se giochiamo così. Spalletti? Ministro della Difesa”

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Maurizio Sarri analizza la prestazione del Napoli contro l’Inter: “Handanovic è il portiere più forte al mondo in questo momento, normale facesse una gran partita. Abbiamo trovato di fronte una squadra solida, ma sono soddisfatto. Abbiamo cercato di cambiare i centrocampisti nella ripresa per continuare a portare pressione, ci siamo riusciti: fare il 75% di supremazia territoriale vuol dire fare un’ottima partita. Insigne? Ieri ha fatto un po’ d’allenamento e stamattina tutto. Diceva di non sentire più dolore e abbiamo deciso di rischiarlo in una partita importante, anzi lo staff mi ha detto che non rischiavamo nulla”. Anche al San Paolo si sono sentiti cori razzisti da parte dei tifosi dell’Inter: “Fanno rabbia perché ci sono forme di razzismo a cui tutti fanno attenzione, poi quando dicono ‘Vesuvio bruciali col fuoco’ c’è meno sensibilità. Almeno un appello al pubblico va fatto”. Tornando alla partita “in due o tre situazioni di cross dagli esterni abbiamo riempito poco l’area. Un paio di scelte non mi sono piaciute in area. Se devo essere sincero vedo la mia squadra con più motivazione in campionato rispetto all’Europa. Stasera abbiamo avuto tanta determinazione per 90′, a Manchester invece per 55′. Per il predominio territoriale e le palle gol create abbiamo perso due punti , ma abbiamo fatto un’ottima prestazione. Poche faranno punti a Napoli se giochiamo così”. Quindi una battuta su Spalletti: “Io ministro dell’Economia? Stasera è stato il ministro della Difesa”. Anche il Napoli però nelle ultime 3 gare non ha subito gol: “Stiamo crescendo, ma nel primo tempo di stasera potevo giocare anche io dietro. I nostri centrocampisti hanno messo una tale pressione, che ai loro attaccanti sono arrivati pochi palloni e pure sporchi. Mantenere una simile intensità per 90′ era impossibile. Condizione fisica? Dopo Manchester ho visto i nostri numeri ed erano di ottimo livello”. Nelle prossime gare ci sarà maggiore turnover? “Ottobre non è un mese talmente ricco di partite da dover cambiare per forza. Mertens? Il problema legato all’assenza di Milik si potrà valutare solo dopo 40 partite nell’arco di 4-5-6 mesi. In rosa abbiamo validi cambi, ma perché facciano bene vanno inseriti un paio per volta”.