Sarri: “Quella con la Juventus è una gara a parte”

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Maurizio Sarri parla alla vigilia della sfida con la Juventus

Quante possibilità ci sono di rivedere il Napoli che ha vinto con la Lazio domani?
“Contro la Lazio abbiamo disputato una gara a viso aperto, contro il Carpi abbiamo affrontato una squadra che non voleva giocare. Ma non abbiamo perso la testa e sono abbastanza soddisfatto. La squadra è rimasta lucida, purtroppo non siamo riusciti a sbloccarla. Il Napoli non era spento. Era diversa la partita, non il Napoli. Ho i dati del Gps, abbiamo fatto 12mila metri come media per giocatore”.

Lei disse, non verrò a Napoli per farmi venire l’esaurimento nervoso. E’ cambiato qualcosa?
“No, non è cambiato assolutamente niente. Sono molto sereno. Fa tutto parte della normalità di questo mestiere”.

Chi rischia di trovarsi sommesso dalla pressione tra lei e Allegri?
“Stiamo parlando di una partita in programma a settembre. Non la metterei giù così drastica. Non m’importa nulla della classifica. E’ un qualcosa a parte, dobbiamo giocare per qualcosa di diverso. I tifosi ci tengono tanto a questa gara, spero di trasmettere questa sensazione ai giocatori. E’ un evento straordinario”.

Dal punto di vista tattico, chi è costretto a giocare la partita?
“Sarà l’intenzione di entrambe. Verra’ fuori una gara aperta in cui ognuna imporrà il proprio gioco”.

Domani stadio pieno. Come si sente?
“Emozionato no, altrimenti sarei svenuto. C’è tensione per la partita. E’ una tensione positiva e normale. So cosa significa per i napoletani. Mi aspettavo lo stadio pieno e spero di trasmetterlo ai giocatori. Vorrei far contenti i nostri tifosi. Il retropensiero dei nostri tifosi è lo stesso mio nei confronti di questa partita”.

Allegri ha parlato di scontro diretto. Cosa ne pensa?
“Sono uno che guarda la realtà. In questo momento è per la medio-bassa classifica, non so  che altro dire. Loro sono stanno scrivendo la storia del calcio italiano, sono vice-campioni d’Europa. Noi siamo partiti con un progetto nuovo da 70 giorni, è improponibile paragonare gli obiettivi. Penso solo al singolo evento. La Juve ha fatto una buona partita a Frosinone, ha pareggiato solo casualmente e noi siamo in crescita”.

Tre partite senza subire gol.
“Non diciamo nulla. Porta sfiga”.

Il Napoli è cambiato nelle ultime tre partite. Come mai?
“La squadra fisicamente comincia a stare bene. Siamo in una fase di consolidamento in cui abbiamo necessità di fare continuità, ma affrontiamo le gare con piglio e questo mi fa veramente piacere. E’ la nostra mentalità”.

Con i tre attaccanti in linea, Gabbiadini è solo l’alternativa di Higuain?
“L’altra sera ha giocato in un’altra posizione. Credo che non sia la sua posizione ideale, ma è in crescita di condizione. E’ forte e quindi può giocare anche spostato a destra. La mia idea personale è un’altra: è più da due punte che da tridente”.

Non ha alternative ad Hamsik. E’ ipotizzabile il 4-2-3-1?
“No, lo è poco per spezzoni lunghi di partite. Abbiamo centrocampisti adatti a giocare tre. Quindi possiamo utilizzare la soluzione solo in alcuni spezzoni”.

Cosa cambia se la Juve decide di giocare con il 3-5-2?
“Non ci deve importante nulla della tattica, ma è una partita da anima e cuore”.

Il presidente De Laurentiis l’ha definito ‘doctor’, nel senso di maestro.
“Mi stava prendendo per il culo. Mi sento un allenatore da campo, non diverso dagli altri”.

La trasferta sarà vietata ai sostenitori della Juventus. Si poteva evitare
“Mi dispiace quando viene vietato ai tifosi di venire allo stadio. Le responsabilità sono individuali e non collettive. La stragrande maggioranza dei tifosi della Juventus sono persone perbene, hanno solo il difetto – sorride – di tifare per la Juve”.

Percepisce grandi motivazioni?
“Il gruppo ha reagito bene di fronte a queste partite. Secondo me le motivazioni c’erano pure con il Carpi, non ci sono venuti bene gli ultimi dieci metri, ma non eravamo svogliati. Spero che domani la squadra entri in sintonia con la città”.

Che cosa può significare mettere la Juve fuori dalla lotta scudetto?
“Ma è presto. La Juve può vincere anche 10 partite consecutive, l’Inter non la conosciamo. Può aver già chiuso il campionato oppure può aver beneficiato di qualche episodio. Il Napoli ha la certezza di lavorare bene, stiamo creando un’identità. Abbiamo difetti grossi da limare”.

La sfida di domani che verifica è per il Napoli?
“Ripeto, per me è un evento. Dobbiamo fare una partita per rendere il pubblico orgoglioso di noi, poi ce ne saranno altre normali. Domani vorrei qualcosa di diverso e di straordinario”.

Come si spiega la partenza della difficoltosa della Juve?
“Per me la Juve ha sbagliato solo le prime due partite, non è in difficoltà. Ha vinto a Manchester contro il City. Starei molto attento”.

Higuain può essere determinante?
“Lo può essere sempre e comunque”.

Jorginho è un altro giocatore.
“Comunico io la squadra ai giocatori, sta facendo bene, è un giocatore importante. Dà linearità e ha una buona fase difensiva. E’ piuttosto intenso, fino ad ora ci ha dato qualcosa di importante. Mi sta confermando di trovarsi bene a tre”.

Ha scelto la formazione?
“Bisogna vedere come stanno i giocatori. Vediamo oggi a che punto sono e poi mi farò un’idea definitiva. Questa squadra ha bisogno di un minimo di continuità e ha bisogno di affidarsi a chi gioca di più, poi s’inseriranno anche gli altri”.

Chi limiterà Cuadrado?
“Visto che gioca largo – sorride – posso dargli un’occhiata pure io. Non mi preoccupo molto di queste cose, penso al Napoli. Poi vedremo come giocherà Cuadrado”.

A gennaio il Napoli è pronto ad intervenire sul mercato?
“Ma siamo a settembre. Non ne voglio parlare. Napoli e Juve non sono in difficoltà. Arrivano da otto punti in quattro gare, la media è importante. Portare la gente al San Paolo a vedere la partita non è un merito mio. In casa tutto sommato abbiamo fatto bene”.