Spalletti: “Col Legia è decisiva, se non vinciamo si fa durissima. Mertens sarà in campo, Osimhen non partirà dall’inizio”

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Luciano Spalletti parla alla vigilia della sfida con il Legia Varsavia.

Andare avanti in Europa serve anche al campionato?

“Questa gara di domani diventa decisiva. Se non riusciamo a vincere, sarà durissima rimanere in questa competizione. Metteremo dentro questa partita attenzioni e motivazioni. Ci può essere anche un rafforzamento della nostra mentalità da portare anche dentro al campionato. Abbiamo una rosa che ce lo permette. Abbiamo un numero di calciatori di livello top per stare dentro questa competizione”.

Che turnover farà domani? Chi giocherà a sinistra senza Mario Rui? Tocca a Juan Jesus

“Parlare di turnover è abbastanza offensivo per questi calciatori. Preferisco parlare di passare il turno che è diverso. Abbiamo una rosa che ce lo permette. Hanno giocato Manolas, Meret e Lobotka in campionato. Ho tutti titolari, scelgo quelli adatti a questa partita. E’ un modo di dire che va cambiato. Non dobbiamo intaccare il livello di professionalità di cui parliamo. Mertens mica gioca per il turnover? Mertens gioca perché è un titolare. Diego Demme è turnover? Mica ne devo dire altri. Juan Jesus può fare quel ruolo a sinistra, ha altre caratteristiche. E’ veloce e resistente, può anche fare scorribande in fascia. Prendo sempre tutto il tempo per decidere. Può essere che ci sia Juan Jesus. Faremo le nostre valutazioni assieme a Canonico che è il responsabile dello staff sanitario. Hanno qualità per darci una mano. Sceglieremo la squadra migliore per vincere”.

Questo Napoli può diventare la sua squadra più forte?

“Non lo so. Le valutazioni vanno fatte in fondo. Le insidie e le trappole sono tante. Bisogna riparlarne. Gli ingredienti ci sono tutti affinché diventi un Napoli fortissimo. Noi abbiamo tante qualità importanti. Sono fiducioso, vedo quello che facciamo in allenamento”.

Quanto è importante il ritorno di Mertens?

“E’ importante perché ci permette di avere più formazioni titolari. Abbiamo bisogno di certezze e di leader, solo così possiamo conquistare grandi risultati. Sa come si fa nelle responsabilità. Eravamo lì ad aspettarlo, averlo recuperato ci fa piacere. Stesso discorso per Demme e Lobotka. Possiamo sopperire al problemino che ha Zielinski. Sono queste le qualità che possono fare la differenza. Mertens sarà della partita. Lo vedremo in campo”.

Domani ci sarà un pubblico giovane. Che partita vedranno?

“Il discorso diventa facile. Non vogliamo ingannare nessuno. Se vogliamo essere sicuri, dobbiamo essere coerenti con noi stessi. Noi vogliamo essere così. Andiamo in ritiro, si spende soldi, di certo non snobbiamo la partita. I calciatori lo hanno proposto, il capitano e il comandante lo hanno voluto per avere maggiore organizzazione mentale all’appuntamento. L’impegno sarà massimo”.

Osimhen riposerà domani? Chi lo può sostituire Petagna o Mertens?

“Ci sono calciatori che hanno delle qualità e dei muscoli che sono differenti rispetto ad altri. Osimhen è uno di questi, riescono a rigenerarsi in poco tempo. Il discorso vale per Koulibaly, lo abbiamo sempre usato. In questo caso possiamo fare un po’ d’attenzione. Probabilmente domani potrebbe essere della partita, ma non lo faccio partire dall’inizio. Sulla scelta ne abbiamo già parlato. Sarà importante giocare nello stretto”.

La pressione è benzina psicologica o bisogna evitarla?

“Funziona così. Bisogna saperla gestire sapendo che quando una cosa la racconti, devi trovare altro perché gli altri hanno imparato la lezione. Gli avversari saranno tutti motivati, noi dobbiamo essere consapevoli e umili di dover lavorare ancora più in profondità”.

Ha chiarito con Lozano?

“Quando è tornato al campo, era tutto ok. Avevo bisogno di qualcos’altro e quindi devo rimettere mano a ciò che avevo fatto prima. Fa parte del suo ruolo. Ma posso anche sostituire uno che ho messo in campo. Poi gliel’ho spiegato, mi serviva un calciatore con caratteristiche differenti. Potevo sceglierne anche un altro. Ci voleva fisicità”.