Spalletti: “Con lo Spezia per dare continuità alla prova di San Siro. Spiace non aver a disposizione Insigne”

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Luciano Spalletti parla alla vigilia della sfida contro lo Spezia.

Insigne è positivo al Covid, Osimhen è pronto alla Coppa d’Africa. Queste notizie alterano il clima all’interno del gruppo?

“E’ chiaro che è sempre un dispiacere non avere calciatori del livello di Insigne a disposizione. Spero che migliori la situazione per il bene di tutti gli italiani, adesso dobbiamo avere a che fare con questo rischio. Abbiamo anche l’imposizione di dover fare punti perché le partite non ripassano più. Noi abbiamo davanti una partita difficile e dobbiamo dare continuità allo sviluppo di partita di San Siro. Dobbiamo dare l’impressione di non essere mai usciti da San Siro. Conosco bene l’ambiente del Picco: ci ho giocato a La Spezia, ho amato la squadra e la città. Conosco la passione per questo sport. Ci dispiace per quelli che sono fuori, ma quelli che sono dentro dovranno sapere bene il loro comportamento”.

Che momento vive il calcio rispetto al Covid. Si dovrebbe giocare la Coppa d’Africa? E il caso Salernitana?

“Faccio un altro ruolo, diventa anche facile per me parlare della Coppa d’Africa, c’è rischio per le persone in generale. L’ho definita mostro invisibile, dal mio punto di vista è così. Apprezzerò molto quello che si vedrà nelle gare di Coppa d’Africa, ci sono i migliori giocatori del mondo, ma quando rientro nel mio spogliatoio e non vedo statue tipo Koulibaly e Osimhen, mi mancano dei riferimenti. Mi auguro prevalgano il buonsenso e la ragione delle istituzioni”.

E’ possibile rivedere Di Lorenzo a sinistra domani. Oppure gioca Mario Rui?

“Quando le partite sono così ravvicinate, bisogna prendersi qualche ora in più prima di tracciare la formazione definitiva. Da questo allenamento di stamani, mi fa pensare alla partita con fiducia. Vedremo oggi pomeriggio le reazioni nelle gambe e nei muscoli dei ragazzi. Ne parliamo stasera dopo cena”.

Trentanove punti finora. E’ soddisfatto Spalletti?

“Diventa un casino andare a dire se sono contento oppure no. Mi resta il fastidio di quello che non abbiamo portato a casa. Scenderei sempre in campo, l’ultima volta ho messo i tacchetti di gomma e continuerò a metterli, affamato e allupato come sono stato la prima volta che ho giocato e quando ho cominciato a fare l’allenatore. Non cambia il mio atteggiamento. Voglio vincere le prossime partite. I tifosi la pensano come me, i tifosi trasmettono proprio questa voglia di vincere”.

Che ne pensa della polemica al gol annullato a Kessiè?

“C’è stato qualche dubbio a caldo. Poi tutti a freddo hanno parlato di decisione corretta, anche gli organi dell’Aia. Credo non sia il caso di aggiungere altro. E’ una situazione nitida”.

Lobotka è diventato un valore aggiunto del Napoli?

“Lobotka è un bravo ragazzo. E’ un valore come quasi tutti i giocatori del Napoli. Sono stato fortunato in carriera, ho sempre avuto grandi registi. Il buon regista è quello che sa fare tutto bene, il grande regsta è quello che fa girare bene la squadra. Lobotka è uno di questi. E’ un grande regista. Poi di buoni registi ne abbiamo tanti, di grandi registi abbiamo lui e Fabian. Dipende pure da come giochiamo. Il regista salva anhe l’allenatore dalla pazzia. Qui ce ne sono stati alcuni importanti, come Jorginho”.

E’ importante ritrovare il passo in casa dopo due sconfitte consecutive al Maradona?

“E’ vero, noi stiamo parlando adesso della partita contro lo Spezia. Non dobbiamo celebrare la vittoria contro il Milan. Abbiamo l’imposizione di vincerla questa partita. Sono voglioso e fiducioso e mi auguro lo sia anche la squadra domani. Voglio vedere questo atteggiamento fin dal primo minuto. Noi dobbiamo costruire qualcosa di serio e di credibile. Non si scherza con il sentimento delle persone. Si va a giocare una partita di grandissima intensità, voglio vedere quello”.

Quali sono i tempi di recupero di Osimhen?

“Domani non c’è. Non possiamo vincerla con lui domani la partita”.

Come ha visto lo Spezia nelle ultime partite?

“Ha fatto molto bene contro l’Empoli. Di solito facciamo i montaggi sull’avversario, stavolta abbiamo fatto vedere i primi dieci minuti e li abbiamo lasciati scorrere di seguito”.

Il Napoli può essere l’anti-Inter?

“E’ quello che ho detto prima. Noi le vogliamo vincere tutte. Non siamo l’anti nessuno, vogliamo far vedere la nostra bellezza. Poi capiremo in fondo di chi siamo peggio o meglio”.

Il Napoli ha la classifica migliore negli scontri diretti.

“Ognuno ha i suoi numeri. Bisogna considerarli tutti per essere obiettivi.  Contro l’Atalanta l’abbiamo persa ed è uno scontro diretto. Abbiamo perso contro l’Inter”.

Ha valorizzato la rosa?

“La mia impostazione professionale prevede di voler stare con tutti i calciatori allo stesso modo. Vorrei dargli possibilità di esprimersi nel miglior modo possibile. Questi comportamenti rendono possibile una buona classifica. Di sicuro il valore dei miei giocatori è indiscutibile, bisogna essere anche giusti. Questi ragazzi hanno potenzialità. Ho a che fare con un gruppo di calciatori di alto livello. Sanno tutti stare in uno spogliatoio”.

Politano, Insigne e Lozano hanno segnato pochi gol. Come mai?

“Dipende pure da chi sta giocando. Adesso li ha fatti Elmas. Ora abbiamo cinque sostituzioni e c’era più minutaggio per chi partiva dall’inizio. Politano e Lozano li ho sostituiti l’uno con l’altro diverse volte. L’altro giorno ho detto a Giuntoli che i premi non si fanno con i gol segnati, ma con gli obiettivi raggiunti”.

Come farete a non subire ripartenze?

“Serve un ordine per evitare ripartenze”.

Col Milan avete fatto un’impresa.

“Non voglio parlare del Milan, adesso c’è lo Spezia”.

Juan Jesus?

“Ci crediamo veramente. E’ un valore, la società ci ha creduto fortemente e lo ha preso a zero”.