Spalletti: “Con Massa non ero ironico, dovrò essere più attento. Bologna squadra insidiosa, serve freschezza in attacco”

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Luciano Spalletti parla alla vigilia della sfida con il Bologna.

Come sta il Napoli e come sta Lorenzo Insigne?

“Lorenzo sta bene, non ha avuto sintomi di alcun genere, sin da quando ci siamo ritrovati. Ha fatto rivedere il suo marchio di fabbrica. Lorenzo è tutto a posto. Poi bisogna cercare di vincere la partita perché si vuole dare continuità al nostro campionato e quindi bisogna vincere. Non sarà facile. Davanti troviamo una squadra con il ghigno, se possiamo definirla così. Il suo allenatore è fatto così. Ci ha messo mano anche Walter Sabatini, quindi è una squadra che ha un senso. Basta vedere l’ultima partita che hanno disputato. Sono riusciti a riagguantare il 2-2 momentaneo con il Milan in inferiorità numerica. Un’altra squadra avrebbe smesso di lottare, loro no”.

Come sta Osimhen?

“Quando c’è poco tempo, si lavora poco dal punto di vista individuale. Quando i tempi sono ristretti, si lavora a livello di gruppo e a livello di squadra. Poi ovviamente ci sono situazioni che possono migliorare i singoli”.

Bisogna rispondere al Milan. E’ uno stimolo dal punto di vista della mentalità?

“Sono d’accordo, è uno stimolo, non certo la pressione. Se facciamo bene o male, dipende da noi e dalle nostre prestazioni, non dai risultati degli altri. Bisogna avere conoscenze e metterle in pratica, non dobbiamo pensare agli altri, ma facciamo la corsa soltanto su noi stessi. Stiamo attenti solo alle nostre prestazioni”.

E’ stato squalificato. Bisogna migliorare il rapporto tra allenatori e arbitri? La sua difesa nel post partita è scivolata come acqua gelida.

“Allora per quanto riguarda il rapporto, mi sembra di averlo con molti arbitri. Riesco a parlare con tutti e con il quarto uomo, come avvenuto pure con Irrati. Non so se ci vorrà ulteriore confronto, sicuramente io ad inizio stagione ho detto che lamentarsi è da sfigati. Vale anche per le decisioni dell’arbitro che ci sembrano sfavorevoli. Non sono stato né ironico, né irrispettoso. Sono stato quello reale, però è chiaro che se il mio modo di parlare gli ha dato questa impressione, devo modificare qualcosa e stare più attento. L’applauso non era ironico, l’ho anche chiamato io l’arbitro. Evidentemente lui ha interpretato così e dobbiamo stare alle sue decisioni”.

Il Var a chiamata degli allenatori può aiutare?

“Mi devo documentare  meglio. Detto così, potrebbe sembrare interessante, ma le società dovrebbero organizzarsi ad avere un elemento che viene da quella professione lì. Ci vorrebbe l’ex arbitro o l’ex guardalinee dentro la società che si prenda la responsabilità di usare quella chiamata. Va sfruttata bene, chi me lo dice che sia quello giusta. Se chiamo l’episodio di Anguissa e non danno rigore, poi ho sbagliato. Avremmo bisogno di un professionista e di una telecamera senza sulla palla”.

Domani farà turnover?

“Vanno valutate più cose. Ci sono tre partite settimanali, giocando domenica e giovedì, tu puoi andare ad utilizzare gli stessi, poi da giovedì a domenica, il ragionamento è un po’ diverso. Il mio criterio è sempre lo stesso, di far giocare molti degli attaccanti che ho. Così si crea meno pressione alla fase difensiva, gli attaccanti tengono palla. E’ lo sbocco per vincere le partite. Ho bisogno di un Politano fresco, di un Lozano fresco e quindi con i 5 cambi è possibile. Le sostituzioni sono una  cosa fondamentale. Le più grandi squadre sostituiscono nel reparto offensivo, si trovano soluzioni per cambiare la partita”.

Bologna e Salernitana, vanno dosato le energie per questi due appuntamenti?

“Queste partite ravvicinate possono portare dei timori a far giocare qualcuno. Quello che puoi mettere nel reparto offensivo ti può dare delle giocate del bagaglio dei nostri calciatori. Le partite sono ravvicinate, ma vale per tutti. Si sono dati tanti meriti a me e vi ringrazio, ma il merito è anche della società che ha saputo costruire una squadra così forte. Ci sono i ricambi e si possono invertire i 60 e i 30 minuti. Continuerò a sostituire e l’ultima partita l’ho fatto meno di sempre e ho sbagliato”.

Omaggerete Maradona in maniera diversa?

“Il presidente sta organizzando delle cose, è in continua evoluzione con dei ragionamenti. La Coppa Maradona sarebbe stato metterci ancora roba sopra a quello che stiamo dicendo. Penso sia giusto non partecipare, è altrettanto corretto e giusto partecipare su qualsiasi evento in memoria di Diego Armando”.

Che ne pensa del momento di Zielinski?

“E’ vero che non ha dato ancora il massimo, ma lo aspetto a braccia aperte perché ha qualità straordinarie. Queste partite avvicinate lo aiuteranno a tornare al top”.

Che ne pensa della Superlega?

“E’ meglio che resti focalizzato su altro. Vedo difficile organizzare una Superlega”

Che ruolo può avere Mertens?

“Può giocare prima punta o in altri ruoli. Fa parte di quei calciatori offensivi che per noi sono importanti. Ha voglia di giocare, è rientrato dall’infortunio. E’ uno di quelli più veloci a farsi trovare pronti. Dries è fondamentale. La squadra ha fatto bene fino a questo momento, ma abbiamo voglia di usare le sue qualità”.