Spalletti: “Crediamo nello scudetto, abbiamo nove avventure da scrivere. Insigne? Sta bene”

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Luciano Spalletti parla alla vigilia della sfida con l’Udinese.

Che cosa ha visto in questa settimana? Il Napoli può avere continuità?

“Abbiamo a che fare con dei professionisti che poi si chiedono sempre se basta quello che mettono dentro le partite. Cercano sempre di superare il loro livello. Questa è una caratteristica che ho sempre visto. Poi a volte c’è la giocata caratterizzata dal talento, ovviamente c’è bisogno del carattere per ripeterla”.

I tifosi sembrano credere meno allo scudetto. Come mai? Vuole lanciare un messaggio alla gente?

“Da un punto di vista nostro, l’entusiasmo che percepiamo è fortissimo. È facile da andare a toccare ed assorbire. Basta pensare alle ultime partite che abbiamo giocato allo stadio, c’era tanta gente ad accompagnarci. L’amore è grande. Penso che nel prossimo mercato sicuramente non andremo a cercare altri tifosi, siamo a posto da questo punto di vista. Gli dobbiamo sempre restituire qualcosa. Abbiamo queste nove storie da raccontare, queste nove avventure da scrivere e dobbiamo essere felici e riconoscenti per questo. Dobbiamo viverle da protagonisti, i nostri tifosi ci sono sia in casa che fuori”.

Che insidie nasconde l’Udinese?

“Ce ne sono molte. Marino è uno di quelli che sa costruire le cose per gli obiettivi che deve centrare. Marino crea ordine in una società e si vede anche in campo. Sono stati scelti giocatori importanti per gli obiettivi. L’Udinese è insidiosa nelle ripartenze, ha forza nelle palle inattive. Poi ha veramente estro in 3-4 elementi. Dovremmo essere bravi a saper stare in equilibrio e a saper gestire la partita. Dobbiamo essere protagonisti di queste nove sfide. Testa nei piedi e piedi dentro la testa”.

Quali sono le percentuali scudetto?

“Le percentuali scudetto se guardiamo la classifica favoriscono le squadre che sono davanti. L’Inter ha un’altra partita da giocare. Se guardiamo le percentuali basato sul valore delle quattro squadre, dico il 25% ciascuna, tutte hanno lo stesso valore, se guardiamo la classifica, sono favorite quelle che sono davanti”.

Squadra che vince…non si cambia?

“Non lo so, non ci faccio molto caso. Guardo molto i giocatori durante la settimana, ho cinque o sei giorni di lavoro e bisogna valutarle le cose. Sicuramente da un punto di vista mio, ho deciso, farò giocare 11 titolari. Si fa così, bisogna scegliere. Non ho neanche un dubbio”.

Mancano i gol degli esterni offensivi. Come si può ovviare a questo problema?

“L’Udinese ha un disegno tattico ben preciso, ci concederà un po’ di campo. Dobbiamo essere bravi a palleggiare in sicurezza senza concedere le ripartenze”.

Si affiderà al 4-3-3 visto a Verona oppure torna al 4-2-3-1. Zielinski può giocare?

“Dubbi ne avete pochi, preferenze molte. Per quanto riguarda questo atteggiamento di stare in campo, l’ho detto più volte, è chiaro che il disegno tattico della squadra avversaria ha una composizione. Con l’Udinese dobbiamo essere bravi noi a tenere palla quando ce l’abbiamo noi e fare altro quando  ce l’hanno loro. Dobbiamo essere bravi a tenere la palla nei passaggi a destra e a sinistra nei passaggi. Per cui sarà un 4-3-3 mischiato a 4-2-3-1”.

Le sue valutazioni terranno conto dei diffidati?

“Si partirebbe male se ritiene questa partita meno delicata. Parlo ovviamente dei calciatori. Se qualcuno avesse l’idea di riposare in vista della prossima, sarebbe un problema. Noi dobbiamo vincere domani. Dobbiamo metterci qualcosa in più noi e far valere questa differenza”.

Cosa si aspetta domani dalla squadra?

“L’ho detto ora, mi aspetto che ci mettano qualcosa in più. I grandi risultati impongono disciplina nei tempi lunghi. Solo così ci possiamo accorgere di essere a livello superiore. Questo dobbiamo fare. Finora siamo stati bravi a reggere botta quando c’era da fare fatica. Ce ne sono successe tante, ora dobbiamo prendere vantaggi della fatica fatta. Siamo di più e possiamo spartirci, qualcosa succede sempre perché Ounas non ci sarà. Abbiamo un numero di giocatori che ci permette di scegliere qualcosa. Quindi saremo molto fiduciosi”.

Il Var va utilizzato nel migliore dei modi?

“Personalmente ho fiducia negli arbitri, ho visto l’impegno che hanno messo e ritengo sia giusto mettere questa tecnologia a disposizione. Non so se la usano bene o male. Giannoccaro è venuto tre giorni fa a farci una lezione, ci ha fatto vedere cosa accade nella sala Var. Siamo tranquilli”.

Come sta Lorenzo Insigne?

“L’ho visto molto bene quando è entrato domenica. Si è allenato benissimo in settimana. Ha fatto bene la partitella del lunedì, ora stiamo facendo così. Si è impegnato moltissimo. I miei problemi con Insigne sono rivolti alla stessa cosa, tra tre mesi non sarà più a disposizione”.

Ci credete nello scudetto?

“Non è detto che ci sia la possibilità di giocarselo. È un motivo in più per giocarsela. C’è partecipazione da parte di tutti anche dei giocatori in scadenza. Non dobbiamo avere il freno a mano inserito”.

Può aumentare il minutaggio di Mertens?

“Sono i particolari che fanno la differenza. Ciro è bravo a farsi trovare pronto sempre. Con lo sguardo dice sempre ‘io ci sono’ e questo lo terremo presente”.

È possibile ipotizzare Lozano che diventi una specie di seconda punta per affiancare Osimhen?

“Quando il terzino va a fare l’incursore nella metà campo avversario, spesso spinge l’esterno a buttarsi dentro verso la porta. Lo stiamo già facendo. Questo attacco alla profondità andava sistemato, gli dovevo già dedicare più tempo nel lavoro anche se ne abbiamo avuto poco. È stata colpa mia anche questo aspetto”.