Walter Mazzarri parla alla vigilia della sfida con la Roma: “Ho avuto la sensazione che la sosta abbia fatto bene, gli impegni sono stati tanti. Eravamo stanchi nelle ultime partite. Insigne? Aspettiamo l’ultimo allenamento prima di dire che non gioca. L’ho visto benino pure ieri, ma devo scegliere. Pandev sta andando bene, è in forma. Edi è tornato pimpante, come è nei migliori momenti. Stesso discorso per Marek: ho quattro giocatori pronti. Uno partirà dalla panchina. Anche Zeman è contento che Insigne si stia affermando in una categoria difficile come la serie A. Come allenatore penso solo alla partita successiva, quindi sono concentrato soltanto sulla Roma. Nelle ultime sei partite, ha collezionato cinque vittorie e una sconfitta. Dobbiamo essere concentrati, sarà un ostacolo duro. Secondo me, a livello d’organico i giallorossi sono forti. Ha investito su campioni giovani, è una grande squadra che gioca bene. Zeman offre sempre una manovra propositiva e un bel calcio. Se metti i campioni al servizio di idee importanti, il mix è davvero esplosivo. I cori di Busto Arsizio? Il razzismo è da debellare a livello mondiale e va punito. Era un’amichevole, quindi era più facile capire cosa stava succedendo. In uno stadio grande, a volte è più difficile. Io sarei per prendere sempre decisioni forti, ma ci deve essere una giuria dall’esterno che possa decidere di sospendere una partita di calcio. Armero-Calaiò e un difensore? Non rispondo alla domanda, di mercato non parlo. Lasciamo perdere, siamo uomini preposti ad allenare bene i giocatori che abbiamo a disposizione. Su Armero non c’è l’ufficialità, quindi non faccio commenti. Sono peggiorato rispetto all’anno scorso, non voglio parlare dei probabili acquisti. Ci sono state variazioni tattiche di alcuni giocatori che hanno fatto bene in un ruolo e poi dopo si faranno valutazioni. Il mio futuro? Ho intrapreso la mia carriera in un certo modo e ho sempre avuto lo stesso atteggiamento. Devo dare più input possibile ai miei giocatori per farli rendere al meglio. Finora ha portato bene e continuerò a fare così. Gamberini-Britos-Gamberini? Hanno fatto bene e hanno una certa esperienza. Domani contro una squadra così forte, sono curioso di vedere come si comporterà la mia difesa. Dipenderà anche dalla copertura del centrocampo e dell’attacco. Sarà un bel test. Per me il mercato di gennaio ha inciso sempre poco nelle squadre che stanno facendo un campionato di vertice. Poi ci vuole anche un pizzico di fortuna con il tassello giusto che può dare qualcosa. Per migliorare certe squadre servirebbe un top player ma a gennaio chi ha questi giocatori non se ne priva. Non lo vedo determinante. Tornando alla partita, ho cercato di studiare la giusta strategia per contrastare la Roma. Campagnaro? Do per scontato che dia il massimo al di là del rinnovo: è pagato dalla società fino al 30 giugno e lui mi ha assicurato che sarà sempre protagonista. E’ una mentalità che in Italia a volte sfugge. La difesa a quattro? Abbiamo dei meccanismi consolidati, abbiamo scalate diverse in base a come attacca l’avversario. La classifica è questa per il momento, per me sono buoni i punti conquistati sul campo, ma la situazione è questa. Stiamo facendo bene, andiamo alla ricerca della perfezione ma a volte capita di sbagliare. Domani andrà in campo una squadra motivatissima. Cannavaro e Grava sono ragazzi eccezionali e speriamo che la squalifica venga tolta prima possibile. Aronica è andato via perché era abituato a giocare titolare, non aveva più stimoli e ha scelto un’altra destinazione. Maggio sta facendo bene, ha ricevuto pure critiche esagerate, non doveva essere messo così in discussione. A volte gli è capitato pure per strada, siamo agli eccessi. Se ha giocato un pochino peggio rispetto al suo standard, non l’ha fatto per mancanza di voglia. Ci può stare, ma un elemento importante può sempre dare qualcosa in più. A Siena ha fatto bene pure Donadel, forse siamo stati meno belli in fase attiva, a prescindere dalla mancanza di Inler. Per me le sconfitte erano due, per la piazza erano quattro. Io pensavo solo al campionato, la gara con il Psv non l’ho mai considerata. Era un momento particolare e andava superato. Era una gara che esulava dal discorso del singolo. Io contro Zeman? Non è mai una sfida di allenatori, credo che sarà una bella partita. Anche noi cerchiamo di proporre gioco”.