Possibile che ad ogni evento sgradevole, disgustoso, gravissimo di violenza ci siano i soliti che sembrano or, ora atterrati da Marte? Possibile che ci sia sempre qualcuno che si meraviglia? Ma siamo o non siamo nel 2010? Viviamo o non viviamo in questa società sempre più violenta, dove vige la sopraffazione ad ogni confine e ad ogni livello? Dunque, perché meravigliarsi del gravissimo stupro di Capri? Non è diverso, né più grave rispetto ad uno che può avvenire a Milano, a Roma o in altro posto d’Italia. Semplice il perché: è vero che Capri è un’isola dove la popolazione è numericamente inferiore rispetto alle metropoli e ad altri centri abitati, ma altrettanto vero è che anche a Capri sbarcano i bastardi, i violenti, quelli alla ricerca di un’identità, quelli che si drogano o si ubriacano, quelli di una società sempre più senza valori. Dunque, perché meravigliarsi se il violento di turno, sotto l’effetto-sbronza, ha violentato una francesina a Capri? Il problema è un altro. Chi in stato di ubriachezza violenta, uccide, ferisce, travolge con l’auto un’altra persona (il numero dei morti è in costante aumento), poi, viene condannato a pene davvero irrisorie. Ovviamente, quando viene preso e quando viene condannato. E’ questo il problema. Inutile stare a sottilizzare sulla località del misfatto. “Un tempo, qui certe cose non accadevano!”, dicono a Capri come hanno detto in altri piccoli luoghi dove sono stati commessi reati e delitti. Anche a Napoli e a Roma e a Milano, un tempo, certe cose e certe altre cose non accadevano…
Parlare della località in cui si è verificato l’episodio sono chiacchiere da bar, sono esternazioni da caste Susanne, è l’esecrazione popolare di un’ora dopo la violenza, è il modo per dar libero sfogo alla rabbia del momento o è il modo per fare teatro con dichiarazioni che toccano i cuori. Poi, poi tutto viene archiviato. Il violentato resta umiliato e minato a vita; il violentatore se ne va, libero nel fisico e nella mente, per la sua strada. Magari, alla ricerca della prossima vittima. A Capri o in altro posto. Cosa conta per lui? E i tanti denigratori del momento saranno pronti a meravigliarsi, a indignarsi nuovamente e a cercare nuove parole accorate per descrivere quanto è avvenuto. Fino alla successiva violenza.
Si andrà avanti fin quando non ci saranno pene certe per tutti coloro che commettono simili infamie.