Raio: "Il Napoli di Maradona vinceva anche grazie ai Celestini"

 
Napoli – De Laurentiis è stato molto chiaro, lo stesso ha fatto Walter Mazzarri: il presidente e il tecnico pretendono il massimo dal Napoli che scenderà in campo contro la Samp, sia perché il campionato va onorato fino in fondo, sia perché al Napoli nessuno ha mai regalato nulla. Non vedo perché gli azzurri non debbano giocarsi il tutto per tutto in una partita che potrebbe arricchirne il prestigio e che potrebbe aumentare anche i rimpianti. Ricordiamoci dei punti tolti al Napoli da alcune direzioni arbitrali, due su tutte quelle contro Udinese e Fiorentina, e dei punti persi a inizio anno durante la gestione Donadoni. Quando è arrivato a Napoli, Mazzarri ha trovato una situazione allo sfascio. C’era un gioco da ritrovare, una classifica da migliorare, un gruppo da rifondare, dei calciatori da riscoprire. Il lavoro del tecnico, al di là dei risultati, è stato estremamente proficuo, all’altezza delle aspettative e delle promesse fatte dallo stesso Mazzarri, da De Laurentiis e da Bigon. Proprio De Laurentiis sta organizzando con grande cura la programmazione della fine di questa stagione e l’inizio della prossima. Si parla di un’amichevole negli Emirati Arabi, si parla anche di una partita con la Juve Stabia per festeggiare la qualificazione degli azzurri in Europa e la promozione delle Vespe. Bisogna valutare le esigenze dei calciatori e del club, gli impegni presi con gli sponsor. In ogni caso, è giusto celebrare l’eccellente lavoro fatto da questo gruppo e da questo tecnico. Capitolo mercato: è spuntato il nome di Candreva, un ottimo centrocampista, ed è tornato alla ribalta quello di Matri, un attaccante tenuto d’occhio con interesse da Bigon. Avverto un po’ di scetticismo attorno ai possibili obiettivi del Napoli. Spesso ci si dimentica che, negli anni d’oro, negli azzurri non giocavano undici Maradona. In campo c’andavano anche i Celestini. Bisogna essere coerenti, andare avanti nella strada e nel progetto tracciato da qualche anno, senza fare follie e tenendo d’occhio una sana politica degli ingaggi, seguendo le indicazioni fornite da Mazzarri.