Il Napoli? E’ una squadra, non un condominio

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Bravissimo Benitez a prendere immediati provvedimenti. Non è pensabile che due calciatori tra i più rappresentativi e importanti (Callejon e Behrami) abbiano comportamenti se non altro discutibili durante gli allenamenti. Vero che con Behrami i rapporti con l’allenatore già non erano idilliaci dalla scorsa stagione, ma non è accettabile una reazione spropositata ad una logica e giustificata osservazione da parte dell’allenatore che spesso chiede più del cento per cento. Per fortuna, è tutto rientrato con Callejon che è risultato uno degli acquisti più indovinati e uno dei calciatori fondamentali nello scacchiere del tecnico spagnolo. Con Behrami la questione potrebbe essere più complessa da risolvere e il Napoli ha bisogno di un calciatore con le caratteristiche dello svizzero. Il caso-Insigne che ha preceduto i casi-Behrami e Callejon? Di diverso genere, di diversa natura, di diversa ragione, di diverso… tutto. Non lo si può accostare ai due casi che l’hanno seguito. Con Insigne sarebbe stato sufficiente solo un pizzico di attenzione in più. Comunque, ha fatto benissimo Benitez a far capire a tutti che il Napoli è una squadra e non un condominio dove si litiga e dove, spesso, le regole non vengono rispettate. Altrimenti, se sono troppi galli a cantare, il rischio di una stagione-no sarebbe altissimo.