Koulibaly: “È il Napoli più forte in cui ho giocato. Mi piacerebbe incontrare la persona che mi ha offeso a Firenze”

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Kalidou Koulibaly parla alla vigilia della sfida con il Legia Varsavia.

La sfida di domani è già decisiva per l’Europa League?

“Domani dobbiamo essere pazienti. Il Legia si chiude e riparte bene. Ha avuto 3-4 occasioni per fare gol. E’ al primo posto del girone e lo meritano pure se hanno fatto gol all’ultimo minuto contro lo Spartak. Sicuramente ci aspetteranno e ripartiranno molto dietro. Non dobbiamo concedere niente. Serviranno tranquillità e solidità. Noi dobbiamo assolutamente vincere”.

In Europa League il Napoli ha subito più gol. Come mai?

“Non so quale sia il motivo. Abbiamo preso tanti gol e questo mi dà molto fastidio. Abbiamo giocatori di livello dietro. Non è una cosa solo della difesa, ma di testa. Serve solidità, poi prima o poi segniamo. La chiave viene da là e quindi vinceremo le partite”.

Spalletti la chiama il Comandante. C’è un bel clima nello spogliatoio?

“Mi piace che Spalletti mi chiami così, ma sono tutti importanti. Dobbiamo fare il 100% per il Napoli. Spalletti mi chiede di motivare la squadra. Sono anni che sono qua e l’allenatore mi ha chiesto questo e io lo faccio volentieri. Nello spogliatoio si vive bene, quando si vince è facile, ma bisogna gestire tutti i giocatori allo stesso livello. Si vede sul campo, ridiamo insieme e siamo seri quando lavoriamo”.

Questo gruppo può cancellare lo scorso anno?

“Questo gruppo è uno dei più forti in cui abbia mai giocato. L’anno scorso ci sono stati infortuni e ci sono mancate un po’ di cose. Spalletti ha detto che siamo un gruppo di campioni, ma dobbiamo dimostrarlo sul campo, altrimenti non serve. Abbiamo in mente di vincere le partite. Avevo ragione anche l’anno scorso: resta il gruppo migliore in cui abbia mai giocato. Ma teniamo i piedi per terra, dobbiamo correggere quello che sbagliamo. K2 o K3 i soprannomi mi piacciono, basta che vinciamo”.

Quanto la scuola italiana le ha permesso di migliorare?

“Ogni paese ha il suo calcio. In Inghilterra c’è maggiore intensità, noi siamo più abituati a gestire la partita. Domani affronteremo una partita chiusa e noi dobbiamo essere bravi ad adeguarci. La scuola italiana mi ha consentito di migliorare tatticamente, ma non dimentico quello che ho fatto prima”.

Quanto è importante arrivare primi nel girone?

“Dobbiamo qualificarci nel girone, adesso vedremo se primi o secondi. Il Napoli deve andare avanti. Ma non pensiamo troppo avanti, vogliamo vincere più partite possibili fino a dicembre”.

Ha superato l’amarezza di Firenze. Si aspettava provvedimenti più forti?

“L’ho superata. I compagni e lo staff mi stanno sempre dietro. Ho ricevuto tantissimi messaggi di solidarietà. Non ho dormito per due notti, pensavo anche di aver sbagliato io, mi dispiace per quel ragazzo. Sono stato chiamato da tante persone di Firenze per parlare con lui. Per me sarebbe un piacere vederlo e capire. Dobbiamo proseguire questa lotta contro il razzismo. Stiamo andando avanti e migliorare ancora”.