Ancelotti: “A Roma partita importante per noi, ho avuto segnali positivi. Insigne? Niente di grave”

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Carlo Ancelotti parla alla vigilia della sfida con la Roma

Quali sono i tempi di recupero per Insigne. E’ a rischio per l’Arsenal?

“Ha fatto un’ecografia di controllo questa mattina. Ha avuto un piccolo contrattempo. Non ci sono lesioni particolari, ha avuto soltanto una contrattura al muscolo adduttore. Il problema precedente era legato alla zona tendinea. Il percorso è di recupero è molto breve, nel giro di 2-3 giorni sta a posto. Valuteremo se utilizzarlo per l’Empoli. Non è a rischio per l’Arsenal. Ho convocato Gaetano che si sta allenando con frequenza con noi. Può essere utilizzato”.

Siete in emergenza domani contro la Roma. Pensate già a Londra?

“Sarebbe da folli pensare a Londra. Pensiamo alla partita con la Roma, non penso di essere in emergenza. Ho qualche giocatore acciaccato, ma la squadra sta molto bene. Non abbiamo avuto problemi dal rientro dei nazionali. Fabian ha recuperato bene dall’influenza, è chiaro li vorrei tutti a disposizione. Ci alleniamo con alta intensità e corriamo il rischio di avere qualche acciacco. Faremo una bella partita contro una squadra ottima come la Roma. Sappiamo quanto sia importante per la classifica, noi vogliamo consolidare il secondo posto, la Roma lotta per il quarto. Sarà una gara di grande intensità”.

Fabian come sta?

“Sta bene. Si è allenato tutta la settimana. I primi giorni li ha fatti blandi, è completamente recuperato adesso”.

Come gestirà le prossime partite?

“La maniera migliore è affrontare una gara alla volta senza pensare all’Arsenal. Dobbiamo trovare punti che ci servono e autostima. Se giochiamo bene, cresce senz’altro. Utilizzeremo tutti i giocatori”.

Che effetto fa tornare a Roma?

“Per me ha rappresentato qualcosa di importante. Quel periodo mi è rimasto nel cuore, ero molto giovane e sono stato 8 anni. Il segno è stato indelebile, al di là degli infortuni che ho avuto”.

Potrebbe essere importante un colpo in trasferta?

“Certamente è un test importante. Vincere a Roma sarebbe importante per l’autostima. Mi aspetto una prestazione di alto livello. I segnali della settimana sono importanti”.

Younes è in crescita?

“Sicuramente sì, lo ha dimostrato contro l’Udinese. Devo scegliere se utilizzarlo dall’inizio oppure a partita in corso. Non ha ancora i novanta minuti nelle gambe perché gioca con grande intensità”.

Con l’Udinese hanno segnato tutti gli attaccanti.

“Questo è un segnale positivo, ma ce ne sono stati anche di negativi per i gol che abbiamo presi”.

La nazionale ha giovani interessanti

“Il progetto è interessante. Il campionato italiano sta proponendo nuovi giocatori e poi ci vuole il coraggio di metterli per costruire un progetto. Mancini ha questo coraggio e lo porta avanti molto bene”.

Che partita si aspetta da parte della Roma?

“Mi aspetto una partita attenta da parte della Roma e molto gagliarda. C’è grande pressione in questi ultimi giorni e i giocatori saranno motivati e concentrati. E’ una squadra preoccupata, quindi l’aspetto psicologico di questa gara è molto nelle nostre mani. Dobbiamo aumentare la loro preoccupazione, dipenderà molto da noi”.

Le voci di mercato possono distrarre certi giocatori

“Le leggiamo e rimane tutto lì. La cosa meno importante è il mercato, siamo focalizzati sul momento decisivo della stagione. Non ha senso perdere energie, sono tutte voci che nel 99% dei casi non sono vere. Non chiamo nessun giocatore. Rafinha? L’ho salutato quando sono andato via dal Bayern, era due anni fa. Allan e Koulibaly sono giocatori del Napoli e resteranno giocatori del Napoli. Non c’è nessuna volontà e neanche l’esigenza di vendere”.

Come sta Verdi?

“Ha avuto sicuramente dei problemi. Non è riuscito ad esprimere tutto il potenziale che fa. Ci sono delle attenuanti, è venuto in una squadra nuova, ha avuto qualche problema fisico e ha perso continuità. Ora sta bene. Siamo fiduciosi, vedo tutti molto motivati”.

Mertens è stato promosso da Ancelotti?

“Assolutamente sì. Sta facendo bene non solo in campo, ma anche per il comportamento quotidiano durante gli allenamenti. Aiuta l’ambiente, ha un impatto positivo. Ha forte personalità”.

E’ andato da Xabi Alonso?

“No, ho mandato Callejon, così ha imparato qualcosa su come giocare a centrocampo. Potrebbe essere lui il centrocampista centrale.