Ancelotti: “Il razzismo non è un problema del Napoli ma del calcio italiano. Teniamo molto alla Coppa. Mercato? Forse daremo un giocatore in prestito”

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Carlo Ancelotti parla alla vigilia della sfida contro il Sassuolo.

Questione razzismo. Lei ha avuto il merito di rilanciarla in maniera forte creando un dibattito. Qual è la sua posizione. Si aspettava maggiore compattezza?

“Non è un problema del Napoli, ma del calcio italiano. Il Napoli ha vissuto questo momento rispetto alla partita di San Siro e non c’è stato nulla di goliardico. C’era poco da ridere. Si è aperto un dibattito che ha visto tante contrapposizioni. Non abbiamo nessuna pretesa di decidere noi cosa fare, non c’è la necessità. C’è un regolamento che non è stato rispettato nella partita con l’Inter. Evidentemente questo protocollo non è chiaro, la Figc sta cercando di semplificarlo per capire a chi spetta di interrompere temporaneamente una partita. Non abbiamo parlato di sospensione, ma un’interruzione temporanea. Chiediamo esclusivamente quello. Noi ci auguriamo non accada mai ovviamente. Sembra un problema del Napoli, è un problema sociale e culturale del calcio italiano”.

Teme di perdere un giocatore come Allan?

“Non temo di perdere un giocatore  come Allan. La volontà di questa società è quella di restare competitivi, abbiamo lavorato onestamente. C’è solo la possibilità di dare un giocatore in prestito. Stanno rientrando Younes e Chiriches, non vogliamo avere un rosa troppo ampia. Allan non gioca domani dall’inizio, ha avuto un permesso di rientrare con qualche giorno in più. Quindi evitiamo problemi”.

Il fenomeno del razzismo è tutto italiano?

“Credo sia un fenomeno debellato in quasi tutti i paesi. Noi siamo indietro e non ci dobbiamo scoraggiare. Il popolo italiano è fatto da persone intelligenti, quindi riusciremo a risolvere. Ci vuole la volontà”.

Koulibaly come sta?

“Koulibaly sta bene, ha avuto vacanza, è rientrato in un’ottima condizione fisica e mentale. E’ un altro indizio di formazione. Vedremo come andrà il ricorso”.

Il Napoli è solo nella battaglia del razzismo?

“Non siamo soli. Il problema è saltato fuori, poi ognuno ha la propria opinione a riguardo. Non è un problema nostro o meglio solo del Napoli. Ci sentiamo coinvolti in questa campagna per il miglioramento culturale e sociale della nostra Italia”.

Ieri Allegri ha detto che spesso ci si riempie la bocca. E’ un problema politico o sportivo?

“Credo che il problema del razzismo non è legato soltanto allo sport. Evidenzia un malessere che esiste. Non so se sia politico, ma è culturale”.

Può capitare qualcosa sul mercato?

“Non credo possa capitare qualcosa di grosso. L’unica cosa cui pensiamo è una cessione in prestito”.

Quali sono gli obiettivi del Napoli?

“Adesso inizia la Coppa Italia, con cinque partite la puoi vincere. Sono 450 minuti, non è l’infinito. Se facciamo bene, possiamo sperare di arrivare fino in fondo. Non sottovalutiamo l’avversario, ci siamo preparati bene per questa partita. Il rientro dalle vacanze è stato positivo, la squadra sta molto bene dal punto di vista fisico e mentale”.

Milik in doppia cifra: potenzialmente è uno da 25  gol in campionato?

“Certamente se avesse giocato di più, avrebbe segnato qualche rete in più. Non siamo alla ricerca di questo. Parliamo di un giocatore che è stato fuori per due anni e lo stiamo gestendo. E’ stato trattato con molto riguardo finora, ora nella seconda parte della stagione ne avremo meno perché è cresciuto molto. Ha reagito molto bene ai due anni di inattività. E’ destinato a crescere”.

Questo Napoli può vincere qualcosa d’importante?

“Ho detto  che questa squadra e questa società è destinata a crescere nel futuro. Quest’anno la campagna acquisti è stata incentrata su giocatori giovani di prospettivi come Meret, Fabian, Verdi e lo stesso Younes. Sono destinati crescere e con qualche aggiustamento durante il mercato estivo si può migliorare ancora”.

Gaetano convocato in Coppa Italia. Che idea si è fatto?

“Gaetano è stato convocato con noi nel ritiro, ha dimostrato ottime qualità e ora sta facendo molto bene nel campionato Primavera. Il lavoro sta dando ottimi frutti, la convocazione è un premio al lavoro  che sta facendo. E’ un giocatore offensivo con molta qualità”.

Se il Psg presenta un’offerta indecente per Allan, Rog è l’alternativa corretta?

“Con i se e con i me, è un po’ dura parlare. In questo momento non c’è nessuna possibilità. Rog è uno di quei giocatori che stiamo considerando di mandare in prestito”.

Insigne è il miglior giocatore italiano? Ha margini di miglioramento?

“E’ un grande campione e può crescere ancora dal punto di vista della continuità. Ha fatto bene nella prima parte della stagione, un po’ meno nella seconda dal punto di vista realizzativo, è tornato dalle vacanze molto carico e si ripresenterà al meglio. Domani gioca. Hamsik, Mertens, Chiriches, Albiol sono indisponibili”.

C’è distacco da parte del pubblico in Coppa Italia?

“Non lo so, mi auguro ci sia tanta gente allo stadio. Noi la consideriamo una competizione molto importante. Basta poco ad arrivare in fondo. Le partite ad eliminazione diretta sono così, quindi saremo molto attenti. E’ una delle due competizioni in cui siamo alla pari con tutti, il successo o l’insuccesso dipende da noi. Il campionato no perché siamo un po’ più indietro”.

Le piace il format della Coppa Italia?

“Credo che negli ultimi anni sia diventata molto importante. Il format è accettabile, anche negli altri paesi ci sono confronti diretti per evitare l’intasamento del calendario, quindi così può andare bene”.

C’è una priorità tra campionato, Europa League e Coppa Italia?

“Non c’è una priorità, non c’è la possibilità di scegliere. La rosa è molto competitiva e ci sono giocatori che possono fare molto meglio nella seconda parte. Sono pochi i giocatori che finora hanno dato il 100%”.