Ancelotti: “Non sempre è possibile rimontare, con la Samp vogliamo iniziare diversamente. Potrei cambiare qualcosa”

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Carlo Ancelotti presenta in conferenza stampa la sfida di campionato del Napoli sul campo della Sampdoria.

La partita di domani può rappresentare l’occasione di un allungo?

“E’ ancora troppo presto per parlare della situazione di classifica. Siamo molto concentrati su quello che abbiamo fatto e quello che dobbiamo fare. La Samp è una squadra con un’ottima organizzazione e siamo convinti che faremo un’ottima partita”.

Cambierà qualcosa?

“Se cambio qualcosa è per tenere il gruppo motivato o per demerito di qualcuno. Per fortuna ho più di 11 giocatori che meritano di giocare. Potrei fare qualche cambiamento per questa ragione”.

Il girone di Champions è difficile?

“E’ un girone di alto livello, ma di insuperabile non c’è nulla. La Stella Rossa è stata la sorpresa del preliminare, troveremo un ambiente difficile a Belgrado. Ci sono stato e so cosa significa giocare lì. E’ un gruppo difficile. A Parigi abbiamo tanto italiani e non credo che abbiano stappato champagne, magari lo può aver fatto il Liverpool dopo la batosta che ci hanno rifilato in amichevole. Sarà una sfida stimolante e ci giocheremo le nostre carte”.

Cosa non ha funzionato all’inizio?

“L’inizio delle due gare è stato diverso. Con la Lazio c’era un po’ di timidezza e quindi un aspetto psicologico e col Milan non c’è stata un’intensità molto alta. Sono due cose distinte. Vogliamo cominciare in maniera diversa, non è sempre possibile rimontare. Proveremo a porre rimedio domani”.

Come interpreta il dato della sostituzione di Hamsik?

“Il fatto di giocare tutta la partita è un luogo comune che mi piacerebbe cambiare. Il fatto di giocare 60 minuti vale lo stesso di giocarne 30, devo sfruttare le risorse dell’organico. Contro il Milan il giocatore più determinante è stato Mertens e ha giocato 30 minuti. Sono stato contento di Marek quando l’ho visto giocare dal primo giorno in quella posizione e sono stato contento adesso. Ha qualità diverse da Diawara e una tecnica diversa. Sono due giocatori che voglio tenere e sono importanti per noi. Devo sfruttarli anche nella stessa partita”.

Potrebbe giocare Verdi?

“Sono tanti i giocatori che meritano di giocare. Ho serenità perché chiunque giocatore scelga non cambia la qualità della squadra”.

Va migliorato l’aspetto difensivo?

“I problemi non riguardano soltanto i quattro dietro, ma riguardano la fase passiva”.

La scelta Diawara è condizionata dalla Sampdoria di Giampaolo?

“Conosciamo le caratteristiche dell’avversario, la nostra idea è stata quella di seguire la nostra linea di gioco o con Hamsik o con Diawara. Non cambia nulla”.

Fabian potrebbe essere il terzo regista?

“E’ disponibile, ha cominciato ad allenarsi con la squadra venerdì. Sta bene. E’ stato già convocato nell’under 21. Non farà il regista”.

Che ruolo reciteranno le 4 italiane in Champions?

“Sulla carta Juventus e Roma hanno un calendario più abbordabile, Inter e Napoli ce l’hanno più complicato. L’augurio è che possano andare avanti tutte e quattro”.

Come procede il recupero degli infortunati?

“Stanno recuperando bene, c’è chi lo fa velocemente, chi più lentamente. Non vogliamo mettere fretta a nessuno. Younes ha cominciato a correre dopo due mesi dall’operazione, Ghoulam avrà un controllo la prossima settimana con Mariani e Meret ha iniziato un lavoro sul campo. Non è andato ancora a terra, ma a breve saranno con noi”.

L’importante è vincere oppure è necessaria la qualità del gioco?

“La strada della vittoria è semplice. Se giochi bene, hai più possibilità di vincere, ma il calcio è un gioco strano. Ci puoi arrivare solo se sfrutti al massimo le qualità dei giocatori a disposizione. Si può vincere in tanti modi, non c’è un sistema o una filosofia meglio delle altre. C’è un tipo di filosofia collettiva, dove tutti devono sentirsi coinvolti. Con questo gruppo non è complicato, sono tutti poco individualisti.

Ha qualche scaramanzia particolare?

“Sono scaramantico ma non troppo”.