Andate a vendere i cucuzzielli

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VITTORIO RAIO

Ha vinto Sarri, hanno perso in tanti. Quelli che definisco “saliscendi” (pronti a mettersi in fila per salire sul carro del vincitore, prontissimi nel ridiscenderne); quelli che svolgono l’improvvido mestiere del denigratore; quelli che vivono nel dolore, ovvero i rafiani ruffiani; quelli che non conoscono la parola equilibrio, fondamentale quando c’è da giudicare qualcuno o qualcosa; quelli per i quali il Napoli un giorno è da serie B ed un altro è da scudetto.
Ha vinto Sarri. Con tanta umiltà ha saputo conquistarsi la stima e l’affetto di tutti i calciatori, a cominciare da coloro che venivano definiti come i fedelissimi (o presunti tali) di Benitez; con l’equilibrio basilare quando devi parlare degli obiettivi (“Siamo solo nei primi chilometri di una difficile maratona, siamo quarti e volete sapere se arriveremo primi?”, ha detto); con bravura ha recuperato e sfruttato al meglio due calciatori “persi” durante la gestione-Benitez: Hamsik e Jorginho; con l’aver saputo conquistarsi la stima e la fiducia di tutti coinvolgendo anche fuoriclasse e campioni nel suo credo tecnico-tattico, rendendolo quindi più proficuo e spettacolare in quanto interpretato da fuoriclasse e campioni.
Sarri ha vinto anche perché con umiltà e abnegazione è riuscito a coinvolgere la maggior parte dei tifosi, anche i più scettici quelli che sostenevano che il suo ingaggio era stato voluto da De Laurentiis solo per risparmiare. I soldi sono importanti, ma non sono tutto, non decidono tutto, almeno in alcune occasioni. E ieri la gente di Napoli ha sostenuto gli azzurri (tifo di altri tempi dall’inizio alla fine, anche oltre la fine della partita), ha vinto con gli azzurri una sfida contro la capolista. E la Fiorentina va ad unirsi a squadre titolate già battute o stracciate dal Napoli: Lazio, Juventus, Milan.
Unica nota stonata nella festa di Napoli e del Napoli l’arbitro Banti, il toscano che già era stato designato per Empoli-Napoli destando qualche perplessità. Ieri, la “triglia” livornese si è rivelata piena di spine per il Napoli. Una serie di errori esiziali. Da incompetenti dire che non hanno inciso sul risultato. Perché la gara si è conclusa sul 2-1. E se la Fiorentina avesse pareggiato? Se esiste la regola del vantaggio, va applicata; se c’è un rigore sacrosanto e riconosciuto anche da chi indossava la divisa della Fiorentina, va concesso. Risibile, da ipocriti dire che Banti con le sue decisioni non ha influito sul risultato. Il mio amico Peppino Pacileo, maestro di giornalismo, direbbe: andate a vendere i cucuzzielli!