De Laurentiis: "Tornerò alla carica per Giuseppe Rossi"

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Napoli – Aurelio De Laurentiis parla in diretta su Sky e Radio Marte: “Sono molto contento perché abbiamo rinforzato difesa e centrocampo. Ultima mossa? Mazzarri ha voluto mantenere il numero intatto dai famosi 22, tempo fa ho telefonato al Villarreal per Giuseppe Rossi, gli ho fatto una proposta precisa. Evidentemente lui è un italiano nato in America, non conosce Napoli. Bisogna far capire bene la nostra realtà. Non mi ha detto no, ma questo avveniva circa 4 settimane fa, ma non ho potuto dare seguito alla trattativa. Ora vedremo cosa si può fare. L’ho trovato molto pacato, era meravigliato della mia telefonata, ha detto che era onorato di tanta attenzione. Ritornerò alla carica, adesso vado a Barcellona il 22 e mi trattengo ancora qualche giorno per capire l’organizzazione del club blaugrana. Vedremo cosa succederà. Lo prenderei subito per poi decidere: se Lavezzi va via entro il 31 agosto, sarebbe arrivato immediatamente, oppure a gennaio nel caso in cui il Pocho fosse partito in quella finestra di mercato. Altrimenti avremmo avuto il tempo di inserirlo al fianco del Pocho se resta. Dovevo andare ad Ibiza, alla festa della figlia di Pozzo, ma non sono potuto andare. Lo vorrei anche a gennaio o per la prossima stagione, sarei disposto a pagarlo fin da adesso. E’ finito il calciomercato del signor Mazzarri, ma il nostro è sempre aperto. Fernandez è stato acquistato a gennaio e poi è arrivato. Gli acquisti si fanno a prescindere dalla nostra utilizzabilità. Avevo parlato anche con Vucinic, mi ha detto che voleva andare in Inghilterra, avevo offerto più della Juve, ma non ho dato seguito per la sua risposta. Tratto personalmente con i calciatori, ma non devo convincere nessuno. Napoli è una grandissima piazza. Comunque va benissimo lo stesso, è andato dalla famiglia Agnelli e non ci sono problemi. Lavezzi? Dal mio punto di vista e da quello dell’allenatore, ci contiamo molto. Ha una clausola rescissoria, se qualcuno mette sul tavolo quella cifra e qualora il giocatore volesse andare in quella società, non potremmo fare niente. In quel caso lì, ci scateneremo tutti. Mi auguro che resti a lungo con noi, ma se dovesse decidere che il suo futuro è altrove, non potrei trattenerlo e dovrò prendere qualcuno che ha maggiori capacità. Non ci ho ancora pensato al sostituto. Derdyok? Napoli merita qualcosa di più se parte il Pocho. La vacanza in Porto Cervo? Ho chiesto al suo procuratore di prendere l’allenatore dell’Argentina e di mandarlo in Sardegna. Mi dava fastidio mandare un nostro preparatore e distrarlo dal nostro lavoro. Mi sono inquietato perché nessuno mi ha informato, l’ho saputo alla fine quando era in panchina con il Sindaco. E’ stata una cosa di una violenza e di una cafonaggine, mi auguro che sia stato fatto senza pensarci, altrimenti dovrei prendere delle decisioni molto dure. Balotelli non lo conosco, mi sta simpatico, lo trovo dirompente, ma preferirei che trovasse presso qualcun altro la possibilità di affinare le sue doti in modo che non scassa tutto da noi. Quando avrà dimostrato che sono finite gli excursus notturni, poi ci potremmo fare avanti. Il fair play? Qualcosa deve cambiare, altrimenti non possiamo contrastare i russi. Se io fossi Moratti cosa farei per Eto’o? Quaranta milioni sono pochi, io non lo venderei. I diritti d’immagine? L’Inter ha preso un giocatore e si è adeguato alla nostra filosofia. La trattativa più bella? Quella per Inler, ma anche per Cavani. Ho trovato l’accordo con Zamparini in un secondo. La maschera del leone? Avevo convocato i medici quella mattina dicendo che le visite erano per me e poi l’abbiamo trovata in un angolo. L’aveva portata Lavezzi per fare uno scherzo e l’ho data a Gokhan per organizzare il colpo di scena. Gli stadi italiani? Ho detto a De Magistris che qualcosa dobbiamo fare. Il Berlusconi che conosco io è estremamente propulsivo e affascinante. Deve fare qualcosa. Deve passare questa legge, non possiamo farci declassare. Proclami? Non ne faccio. Il mio sogno nel cassetto? Creare una linea diretta tra me e i tifosi del Napoli. Lavoro assieme a loro. Le avversarie in Champions? Da un lato, mi piacerebbe incontrare le più grandi, dall’altro no. Siamo in quarta fascia, sarà un martirio. Sarò a Montecarlo per i sorteggi. Proverò il brivido. Lo scooter regalato al ragazzo a Milano? Ci ho parlato in collegamento quando ero in Trentino. Ha confessato di non essere tifoso, quindi gli farò questo regalo: uno scooter 300 del Napoli. Mi ha aiutato a seminare i giornalisti quando ho abbandonato la cerimonia dei calendari. Io mi ero battuto con Brunelli e Beretta. La Lega siamo noi, deve essere tutto chiaro. Le squadre che giocano la Champions e quelle delle Europe League dovevano armonizzare i propri impegni con le big lontano dalle sfide europee. I miei, invece, hanno dato corso ad un’idea: meglio affrontare le piccole quando non ci sono le gare di Champions, io non ero d’accordo”.